Home C'era una volta Doriana, in arte Dori Ghezzi

Doriana, in arte Dori Ghezzi

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Il 30 aprile 1946, a Lentate sul Seveso, allora in provincia di Milano e oggi nella provincia di Monza Brianza, nasce la cantante Dori Ghezzi. Il suo nome vero è Doriana.

Vivere per vivere

Nel 1964 Dori Ghezzi pubblica il primo singolo Vivere per vivere con il quale partecipa al Festival delle Rose di Roma. In seguito pubblica con alterna fortuna qualche disco senza mai sfodare definitivamente. Il grande successo arriva nel 1969 con Casatchock, una rielaborazione del canto popolare russo Katiuscha che vende oltre mezzo milione di dischi. Nel 1970 partecipa al Festival di Sanremo con Occhi a mandorla e nel 1973 pubblica in duo con Wess, l’ex bassista degli Airedales, il gruppo di Rocky Roberts, il singolo di successo Voglio stare con te.

L’amore e il rapimento

Sempre nel 1973 con Wess partecipa al Festival di Sanremo con Tu nella mia vita poi all’edizione del 1974 di “Canzonissima” con Un corpo e un’anima e torna ancora a Sanremo nel 1976 con Come stai, con chi sei. La nascita dell’amore tra lei e Fabrizio De André, con la nascita della piccola Luvi, sembra interrompere la sua carriera, ma non sarà così. Dopo essere stata rapita insieme al suo compagno e tenuta prigioniera per quattro mesi in Sardegna, torna in sala di registrazione nel 1980 pubblicando poi l’album Mama Do Dori cui segue l’ennesima partecipazione al Festival di Sanremo del 1983 con Piccole donne. Dopo un altro paio di album di notevole qualità torna a Sanremo nel 1989 con Il cuore delle donne un brano che da’ anche il titolo all’album successivo. Nel 1990 annuncia il suo ritiro dalla scena musicale. Attualmente è impegnata nella Fondazione Fabrizio De André.

 

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Gianni Lucini
Scrivere è il mio principale mestiere, comunicare una specializzazione acquisita sul campo. Oltre che per comunicare scrivo anche per il teatro (tanto), il cinema e la TV. È difficile raccontare un'esperienza lunga una vita. Negli anni Settanta ho vissuto la mia prima solida esperienza giornalistica nel settimanale torinese "Nuovasocietà" e alla fine di quel decennio mi sono fatto le ossa nella difficile arte di addetto stampa in un campo complesso come quello degli eventi speciali e dei tour musicali. Ho collaborato con un'infinità di riviste, alcune le ho anche dirette e altre le dirigo ancora. Ho organizzato Uffici Stampa per eventi, manifestazioni e campagne. Ho formato decine di persone oggi impegnate con successo nel settore del giornalismo e della comunicazione. Ho scritto e sceneggiato spot e videogiochi. Come responsabile di campagne di immagine e di comunicazione ho operato anche al di fuori dei confini nazionali arrivando fino in Asia e in America Latina. Dal 1999 al 2007 mi sono occupato di storia e critica musicale sul quotidiano "Liberazione".