Home C'era una volta Eddie Dougherty, un batterista molto richiesto

Eddie Dougherty, un batterista molto richiesto

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Il 17 luglio 1915 a Brooklyn, New York, nasce Eddie Dougherty, un batterista poco conosciuto dal grande pubblico ma  fra i più richiesti e impiegati dai grandi del jazz.

Uso sapiente delle spazzole

Molti sono gli artisti che si avvalgono del suo talento a partire da Billie Holiday passando per Cliff Jackson, Harry James, James P. Johnson, Art Tatum, Mary Lou Williams fra i tanti. A tutti loro Eddie Dougherty garantisce un solido accompagnamento e l’uso sapiente delle spazzole nei momento in cui gli spunti solistici lo richiedono. Un caso fra i più evidenti è rintracciabile nel suo disco migliore, registrato con il Boogie Woogie Trio di Harry James ne1 1939, in cui il suo rullare preciso e inesorabile sostiene la tromba di Harry James e il piano di Pete Johnson o di Albert Ammons.

Due brani epocali

Quei due brani, Boo-Woo e Woo-Woo, fanno epoca e rappresentano ancora oggi dei classici nella storia del jazz. Eddie forma a New York e inizia molto giovane a esibirsi con i gruppi tradizionali di Frankie Newton e di Joe Sullivan, rivelando subito la solidità del suo accompagnamento e la consistenza del gioco del pedale, usato con una parsimonia ben difficile da trovare in tanti drummers non solo del suo periodo. Muore il 14 dicembre 1994.

 

 

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Gianni Lucini
Scrivere è il mio principale mestiere, comunicare una specializzazione acquisita sul campo. Oltre che per comunicare scrivo anche per il teatro (tanto), il cinema e la TV. È difficile raccontare un'esperienza lunga una vita. Negli anni Settanta ho vissuto la mia prima solida esperienza giornalistica nel settimanale torinese "Nuovasocietà" e alla fine di quel decennio mi sono fatto le ossa nella difficile arte di addetto stampa in un campo complesso come quello degli eventi speciali e dei tour musicali. Ho collaborato con un'infinità di riviste, alcune le ho anche dirette e altre le dirigo ancora. Ho organizzato Uffici Stampa per eventi, manifestazioni e campagne. Ho formato decine di persone oggi impegnate con successo nel settore del giornalismo e della comunicazione. Ho scritto e sceneggiato spot e videogiochi. Come responsabile di campagne di immagine e di comunicazione ho operato anche al di fuori dei confini nazionali arrivando fino in Asia e in America Latina. Dal 1999 al 2007 mi sono occupato di storia e critica musicale sul quotidiano "Liberazione".