Home C'era una volta Edwin McIntosh Quinn, in arte Snoozer

Edwin McIntosh Quinn, in arte Snoozer

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Il 18 ottobre 1906 nasce il banjoista e chitarrista Edwin McIntosh Quinn, destinato a diventare famoso nel mondo del jazz con il nome di Snoozer Quinn.

Un gran chitarrista ritmico

Debutta giovanissimo a Bogalusa prima di trasferirsi a Houston dove entra a far parte dell’orchestra di Claude Blanchard. Nel 1925 ottiene i suoi primi importanti ingaggi prima in seno ai Bad Boys di Peck Kelley e successivamente a fianco di Wingy Manone. Negli anni successivi suona con varie formazioni nel Messico a New Orleans e a San Antonio, inTexas) prima di unirsi nel 1929 alle orchestre di Paul Whiteman e di Frankie Trumbauer, con le quali prende parte a varie sedute di incisioni nelle quali dimostra di essere un valentissimo chitarrista ritmico.

La tubercolosi

Nei primi anni Trenta fa parte del gruppo che accompagna il cantante Jimmy Davis. Dopo una lunga assenza dalla scena per problemi di salute ritorna alla ribalta a New Orleans esibendosi con successo al Beverley Gardens con l’orchestra di Earl Crumb in veste di violinista, chitarrista e cantante. Sofferente di tubercolosi trascorre i suoi ultimi anni in ospedale riuscendo, poco prima di morire, a incidere, nello stesso ospedale, i suoi ultimi dischi con la jazz band di Johnny Wiggs. Muore a New Orleans, in Louisiana il 21 aprile 1949.

 

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Gianni Lucini
Scrivere è il mio principale mestiere, comunicare una specializzazione acquisita sul campo. Oltre che per comunicare scrivo anche per il teatro (tanto), il cinema e la TV. È difficile raccontare un'esperienza lunga una vita. Negli anni Settanta ho vissuto la mia prima solida esperienza giornalistica nel settimanale torinese "Nuovasocietà" e alla fine di quel decennio mi sono fatto le ossa nella difficile arte di addetto stampa in un campo complesso come quello degli eventi speciali e dei tour musicali. Ho collaborato con un'infinità di riviste, alcune le ho anche dirette e altre le dirigo ancora. Ho organizzato Uffici Stampa per eventi, manifestazioni e campagne. Ho formato decine di persone oggi impegnate con successo nel settore del giornalismo e della comunicazione. Ho scritto e sceneggiato spot e videogiochi. Come responsabile di campagne di immagine e di comunicazione ho operato anche al di fuori dei confini nazionali arrivando fino in Asia e in America Latina. Dal 1999 al 2007 mi sono occupato di storia e critica musicale sul quotidiano "Liberazione".