Home C'era una volta Ernie Wilkins, tra sax e arrangiamento

Ernie Wilkins, tra sax e arrangiamento

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Il 20 luglio 1922 a St. Louis, nel Missouri nasce il sassofonista e arrangiatore Ernie Wilkins. All’anagrafe il suo nome completo è Ernest Brooks Wilkins.

I primi passi al piano

Il suo primo strumento è un pianoforte che impara a suonare quendo è ancora piccolo sottpo l’insegnamento di sua madre. Crescendo decide di cambiare strumento e scopre il sassofono. Dopo varie esperienze con piccoli gruppi durante il servizio militare ha l’occasione di suonare con Clark Terry, Willie Smith e Gerald Wilson. In quegli anni suona anche con George Hudson e nel 1948 entra a far parte dell’ultima grande orchestra di Earl Hines prima di tornare a St. Louis. Nel maggio del 1951 viene scritturato dall’orchestra di Count Basie, dove si fa notare come sassofonista ma soprattutto come arrangiatore. attività che prosegue per Basie anche dopo la propria uscita dall’orchestra come strumentista, nel 1955 Il suo lavoro di arrangiatore contribuisce in larga misura al rinnovamento stilistico dell’orchestra. Wilkins a partire dal 1955 smette per molto tempo di suonare (se si esclude una lunga tournée con Dizzy Gillespie nel 1956), dedicandosi solo alla composizione e all’arrangiamento.

Via dagli USA!

Nello stesso periodo Wilkins arrangia numerose incisioni a proprio nome e per Nat Adderley, andido, Jimmy Cleveland e la National Youth Band. Verso la fine degli anni Sessanta riprende a suonare, pur senza abbandonare la sua attività di compositore-arrangiatore. Decide anche di lasciare gli USA per la Danimarca. Suona a lungo al fianco di Clark Terry, organizzando con lui, al festival di Montreux del 1969, un’orchestra con i musicisti presenti e poi collaborando alla Terry Big B-A-D Band. Negli anni Settanta partecipa alla formazione di vari gruppi compresa la Almost Big Band nella quale suona con Drew, Sahib Shihab, Ed Thigpen e molti giovani musicisti. Muore colpito da un ictus a Copenaghen il 5 giugno 1999. Oggi a lui è dedicata una via della capitale danese.

 

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Gianni Lucini
Scrivere è il mio principale mestiere, comunicare una specializzazione acquisita sul campo. Oltre che per comunicare scrivo anche per il teatro (tanto), il cinema e la TV. È difficile raccontare un'esperienza lunga una vita. Negli anni Settanta ho vissuto la mia prima solida esperienza giornalistica nel settimanale torinese "Nuovasocietà" e alla fine di quel decennio mi sono fatto le ossa nella difficile arte di addetto stampa in un campo complesso come quello degli eventi speciali e dei tour musicali. Ho collaborato con un'infinità di riviste, alcune le ho anche dirette e altre le dirigo ancora. Ho organizzato Uffici Stampa per eventi, manifestazioni e campagne. Ho formato decine di persone oggi impegnate con successo nel settore del giornalismo e della comunicazione. Ho scritto e sceneggiato spot e videogiochi. Come responsabile di campagne di immagine e di comunicazione ho operato anche al di fuori dei confini nazionali arrivando fino in Asia e in America Latina. Dal 1999 al 2007 mi sono occupato di storia e critica musicale sul quotidiano "Liberazione".