Nel Regno Unito, le farfalle sono sempre più a rischio per colpa del cambiamento climatico. Questa anormalità meteorologica non ha fatto altro che causare problemi a farfalle, api e altri insetti, facilitando invece l’esistenza delle specie invertebrate, quali chiocciole e lumache.
Secondo i vari istituti di conservazione e protezione di farfalle e insetti, il maltempo ha probabilmente limitato l’occasione di alcune specie di riprodursi correttamente e sopravvivere.
Gran Bretagna, farfalle a rischio
Sebbene gli esperti siano particolarmente allarmati per la situazione delle api -essendo questa una specie non-nativa e non abituata a vivere in condizioni estreme-, tutta la popolazione degli insetti è in pericolo. Per esempio, le springs specialists inglesi -quelle farfalle come il Blue e il Brown Argus– che solitamente volano proprio in aprile, sono apparse solo a maggio. Alcune delle specie più rare si sono viste infatti ‘confuse’ dalle alte ed insolite temperature di marzo e da quelle fredde d’aprile.
Richard Fox, entomologo specializzato nello studio delle farfalle, ritiene “preoccupante” la situazione di questi insetti in quanto “lo scorso aprile -a causa del maltempo- la maggior parte delle farfalle hanno avuto poco successo nel riprodursi. Per esempio, l’Hamearis Lucina (anche chiamata ‘Duke of burgundi”) e la Boloria Euphorosyne,” continua “sono specie in via d’estinzione nel Regno Unito e si riproducono solo una volta l’anno. Per questo motivo, a meno che le condizioni atmosferiche non migliorino nelle prossime settimane, il loro numero scenderà pericolosamente fino a scomparire del tutto nel giro di pochissimi anni.”
Farfalle e non solo, molti gli insetti a rischio per il maltempo
Eppure, i recenti e bizzarri eventi meteorologici non hanno influenzato negativamente la vita di tutti i piccoli animali; infatti, secondo i ricercatori di Buglife -un’associazione dedicata allo studio e al mantenimento delle popolazioni d’insetti, ragni e lombrichi- alcuni ne trarrebbero addirittura beneficio.
E’ il caso di alcune specie d’acqua dolce come Efemerotteri, Tricotteri e Plecotteri che hanno visto il loro habitat naturale (i piccoli corsi d’acqua) rianimarsi invece di deperirsi a causa delle forti e frequenti siccità. Anche lumache e chiocciole hanno goduto delle frequenti piogge. Questi animali dalla pelle permeabile hanno infatti bisogno di umidità per sopravvivere, nutrirsi e riprodursi.
La situazione è quindi allarmante. Sebbene non tutti gli animali ne risentano gravemente – come nel caso di lumache e insetti d’acqua dolce – secondo il Wwf “i cambiamenti del clima -e quindi la presenza di eventi climatici estremi- possono portare all’estinzione di circa un milione di specie terrestri nei prossimi 50 anni”. Quindi i cambiamenti climatici (e dunque il riscaldamento globale) continuano a dimostrarsi pericolosi in quanto modificano (in peggio) interi ecosistem