Croce e delizia, la nazionale di calcio in fondo lo è sempre stata un po’. E allora perché stupirsi se, senza mostrare un gioco scintillante, gli Azzurri di Mister Prandelli ottengono i tre punti qualificazione per i prossimi mondiali brasiliani con addirittura due turni di anticipo.
Gli Azzurri liberi da stress
Se sarà stato per merito azzurro o per demerito di un girone, in realtà, non poi così competitivo con Armenia, Rep. Ceca, Danimarca, Malta e Bulgaria questo sarà poi il campo a decretarlo. In attesa, per ora una sola certezza: liberi da stress “cerca punti” dell’ultimo minuto la nostra nazionale avrà tutto il tempo per prepararsi con assoluta tranquillità all’inizio delle danze. A disposizione di tecnico e giocatori, infatti, ancora nove lunghi mesi da sfruttare per confermare scelte, sviscerare dubbi, consolidare ambizioni e, perché no, anche dar spazio a eventuali suggestioni. Già, chi di noi non vorrebbe tornare a esaltarsi per una giocata risolutiva, che ne so, di un Totti, di un Del Piero o di un Antonio Cassano.
Fantacalcio?
Sì, senza dubbio ma, d’altra parte, non è certo un mistero che tra tutti i reparti è proprio l’attacco a mancare ancora di una precisa identità. Colpa forse di un allenatore che, al di là del solo Balotelli, fatica a dar voce concreta alla propria idea di gioco offensivo. Magari, invece, c’è solo la chiara intenzione di volersi affidare, per dipanare la matassa, alle ultime indicazioni del campionato finendo con il puntare su chi arriverà al mondiale con il miglior stato di forma.
Qualificazione anticipata a parte degli Azzurri, che si resti dunque con i piedi ben piantati a terra: la nazionale continua, nonostante i risultati, a non convincere e a dircelo sono anche i bookmakers internazionali, già da ora pronti a escluderci dal quartetto delle favorite. Il cantiere resta però aperto..per i conti aspettiamo la fine.