La biodiversità? Verrà salvata da smartphone ed app. Lo sostiene uno studio condotto da ricercatori dell’americana Duke University, pubblicato sulla rivista Science.
La tecnologia degli smartphone salverà le specie a rischio
E’ proprio l’ultima tecnologia a rivelarsi preziosissima nel riconoscere le specie, nel monitorarle, nel preservarle. Anche perché, secondo lo studio, la semplificazione che ha reso possibile, per esempio, collezionare le nuove specie si sta rivelando anche una preziosa alleata per la loro tutela. In sostanza, i naturalisti, grazie alla tecnologia, possono far di più e meglio per aiutare la biodiversità.
Molte specie vivono entro delimitati confini geografici
Si è scoperto, per esempio, anche attraverso strumenti utilissimi come Google maps che molte specie animali viva entro delimitati confini geografici addirittura all’interno di una superficie spesso concentrata in poche regioni. Così alcune delle specie unice vivono in regioni molto piccole e tendono ad estinguersi più rapidamente, addirittura molto prima di essere scoperte. Proprio le nuovissime banche dati, con l’aiuto di esperti e di piattaforme web rappresentano ora un prezioso contributo nella salvaguardia delle specie aiutando la sopravvivenza stessa della biodiversità.
