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Green economy, Puglia leader

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Puglia

Prima in Italia per produzione di energia eolica (26%), seguita da Sicilia (22%) e Campania (18%), la Puglia batte tutti anche per l’energia solare: 25,3%, contro il 21,4% della Sicilia e il 10,5% della Campania.

Puglia e Sicilia in testa, insomma, grazie a vento, sole, morfologia del terreno. E tra le amministrazioni che vogliono diventare sempre più virtuose, risparmiando l’equivalente di 1700 tonnellate di petrolio, adeguando i propri immobili pubblici alle direttive emanate dall’Unione europea sull’efficientamento energetico, c’è il comune salentino di Vemole, 7000 abitanti circa.

Il fenomeno green in Puglia crescerà ancora perché all’orizzonte sono previste nuove norme che promuovono le misure per sviluppare il sistema energetico verde, ma senza impattare con il territorio.

La Regione, infatti, sta correggendo le politiche nazionali di incentivi indiscriminati che negli ultimi anni hanno attirato investitori cinesi, spagnoli, tedeschi intenzionati a realizzare megaimpianti, puntando contemporaneamente sulla green energy, sul sistema agroindustriale e sul turismo. Per tenere tutto insieme la Regione ha avviato la perimetrazione delle aree non idonee ad ospitare impianti che danneggerebbero il paesaggio o i terreni agricoli, invitando gli imprenditori ad installare il fotovoltaico sui tetti o nelle zone industriali.

Il caso Puglia insegna che si può essere green con criterio, puntando sulla produzione di pale eoliche piccole.

La situazione in Italia  – riferisce un comunicato – è da tenere sotto controllo: la Lombardia, per esempio, ha il doppio degli impianti pugliesi e il 30% in meno di megawatt prodotto. La Puglia è prima per Kw installati e quinta per impianti; Brindisi guida la classifica dei Comuni, seguita da altri 6 Comuni pugliesi. Tra le prime sette Province: Lecce prima, Brindisi terza, Bari quarta, Foggia quinta e Taranto settima. Per il futuro la Regione continuerà a puntare sull’efficientamento energetico: nove milioni sono stati erogati per adeguare gli edifici pubblici; dopo l’esperimento barese si utilizzeranno fondi della nuova programmazione europea per installare in tutti i capoluoghi le smart grid – le colonnine per caricare le batterie elettriche delle auto; si finanzieranno programmi di ricerca.