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Il giardino, la base della cultura ambientale

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Giardino
In questo numero di "Daily Green", la progettista Marta Vitale Brovarone spiega come ideare un giardino o un parco

Come i nostri lettori sanno da tempo, Daily Green è sempre in movimento nel web alla ricerca di storie, personaggi e vicende “green” particolarmente interessanti da raccontare. Questa settimana siamo andati a intervistare Marta Vitale Brovarone, agronoma e architetto di giardini nonché attiva in tantissime iniziative educative rivolte ai bambini per quanto riguarda la cultura ambientale.

Cultura e ambiente, partire da un giardino

Marta, tu sei un agronomo paesaggista. Vuoi spiegarci cosa significa concretamente progettare un parco o un giardino? Quali iniziative a tal proposito hai contribuito a ideare e a realizzare?
Creare un parco o un giardino è, innanzitutto, un’opera creativa. Il più delle volte mi capita di trovarmi di fronte ad aree degradate ormai dismesse, sulle macerie di precedenti attività industriali. E così faccio un sopralluogo, guardo quello che c’è intorno e poi chiudo gli occhi, provando a immaginare alberi e panchine, roseti e giochi per bambini. Cerco sempre di mantenere “la prima idea” e lavoro per trasformarla in realtà con mille contrattempi, modifiche e difficoltà naturalmente ma è proprio questa la sfida! Mi piace pensare di arrivare in un luogo grigio, abbandonato e provare a regalargli una “seconda chance”, rendendolo bello, utile e attrattivo.

In questi anni ho lavorato con le pubbliche amministrazioni redigendo piani di riqualificazione urbana e così, in tanti luoghi della mia città, Torino, ora crescono alberi, arbusti ed erbe là dove prima c’erano depositi di macerie. Appoggiare la matita sul foglio e cominciare a utilizzare nuovi contorni, differenti forme e diversi colori è emozionante. Al primo incontro con il luogo che ospiterà il prossimo giardino, provo a mettermi in relazione con il “genius loci”, cercando l’anima che ogni luogo ha. Successivamente procedo su questa linea, cercando di rendere chiara ed evidente quest’anima nascosta anche a coloro che frequenteranno il futuro parco o il futuro giardino. Mentre disegno alberi e scelgo tempi e colori delle fioriture o materiali architettonici immagino le persone che passeggiano tra i viali, si godono una pergola ombrosa o annusano i profumi delle peonie in fiore.

Vorrei farti una domanda che, a prima vista può sembrare superficiale ma che, invece, ci aiuta a capire meglio la tua idea di “verde”. Cosa significano per te gli spazi “green” intesi come un parco o un giardino, specie in un contesto urbano e densamente popolato?
Parchi e giardini sono i veri luoghi di incontro del nostro tempo. Tutti noi viviamo continuamente distratti “da altro”: siamo con i colleghi e mandiamo messaggini al cellulare, attraversiamo campagne bellissime in treno senza alzare lo sguardo dal giornale… Fatichiamo a trovare tempo di qualità per noi e per gli altri. Anche per questo il contatto con la natura va recuperato; perché ci rende migliori e ci fa stare bene. Quindi poter contribuire con il mio lavoro a creare questi nuovi spazi di aggregazione e relazione è una grande e bella opportunità. Può essere un orto, un giardino scolastico o un grande parco urbano. Abbiamo esempi di luoghi abbandonati per decenni che ora, grazie a un nuovo giardino, vivono una “nuova vita”, più bella, dinamica e… sostenibile! Lo spazio verde è per tutti: nonni, bambini, turisti, scuole, abitanti di uno stesso quartiere. Condividere il parco sotto casa è già un ottimo punto di unione e lavorare nella convinzione che queste possibilità siano piccole scintille che possano creare amicizie, sinergie e, perché no?, grandi amori mi gratifica molto dal punto di vista personale.

Insieme alla pedagogista Rosita Deluigi, hai recentemente redatto un testo, Avventure e scoperte in giardino edito dalla casa editrice Scienza Express nel 2012. Qual è stata la scintilla che ha fatto scoccare l’impegno a scrivere un libro?
Lavoro con le scuole da circa dieci anni grazie a progetti di educazione ambientale e ogni giorno incontro tanti bambini condividendo con loro esperienze sulla natura. Più volte sono rimasta affascinata dagli approcci buffi e diretti dei bambini: la scoperta di un buco nel tronco, dei “puntini” di una coccinella (più grandi, più piccoli, di più, di meno…), del profumo di un giglio che ogni bimbo descrive in un modo diverso. Il mondo dei bambini è questo: sta a noi adulti cercare di entrare in sintonia con tutto questo, senza prevaricare. Da qui l’idea del libro: mi interessava creare un testo che fosse per i bambini, che rispondesse alle loro domande e curiosità, rendendoli protagonisti delle loro scoperte del verde.

Giardino
La progettista e agronoma Marta Vitale Brovarone

Avventure e scoperte in giardino è scritto a due mani, insieme a Rosita Deluigi, amica e ricercatrice che si occupa di bambini da sempre. È la storia di due sorelle e un cuginetto che scoprono le meraviglie del giardino nelle quattro stagioni: sbucciandosi le ginocchia, facendo incontri buffi, divertendosi un sacco a sperimentare prendendosi anche qualche spavento. Fa tutto parte del conoscere, anzi il bello è proprio lì, quando capita l’inaspettato! Noi ci siamo divertite a seguire con le nostre penne le avventure dei tre piccoli protagonisti, inserendo parallelamente al racconto curiosità botaniche, esperimenti e piccole note pedagogiche. Questo è il secondo anno in cui portiamo il nostro libro nelle scuole, nelle librerie e nelle biblioteche. Raccogliere l’entusiasmo dei bambini che imparano a conoscere la natura grazie a Letizia, Beatrice e Giacomo ci lascia sempre senza parole. Il libro è in esaurimento, dunque contiamo su una pronta ristampa per tornare a incontrare i bambini lungo il nostro meraviglioso Stivale!

Tra le mille attività che porti avanti c’è anche una collaborazione giornalistica con Giovani Genitori. Di cosa ti occupi all’interno di questa rivista?
Il mondo di Giovani Genitori è unico. Raccontiamo il mondo che ruota attorno alle famiglie, suggerendo le città e i luoghi baby friendly con il tono fresco e ironico che ci caratterizza. I nostri lettori sono fantastici e ci seguono anche in tutti gli eventi che ci divertiamo a creare in città e a spasso per il Piemonte: siamo sempre tantissimi! Da febbraio siamo in abbonamento con la nostra seconda rivista, GG Milano! Anche nel mondo Giovani Genitori mi occupo di temi che mi sono cari: ambiente, scuola e alimentazione. Seguo anche qualche progetto speciale di green marketing: è sempre stimolante sbizzarrire la propria creatività in sinergia con le realtà più belle, che fanno unica la nostra Italia. Giovani Genitori è su abbonamento ma è distribuita gratuitamente in molti ospedali e luoghi per famiglie. Naturalmente siamo anche online www.giovanigenitori.it e sui social: il contatto con chi ci legge e ci segue per noi è fondamentale!