Home C'era una volta Kansas Fields, il batterista stregato da Parigi

Kansas Fields, il batterista stregato da Parigi

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Il 5 dicembre 1915 nasce a Chapman, in Kansas, il batterista Kansas Fields, all’anagrafe Carl Donnell Fields.

Gli inizi a Chicago

Nel 1928 si trasferisce a Chicago dove inizia a suonare in vari club della città conquistandosi una buona popolarità. Negli anni Trenta suona con personaggi come Jimmy Noone, King Kolax, Walter Fuller, Johnny Long e molti altri. Nel 1940 entra nella formazione di Roy Eldridge con la quale rimane qualche mese per tornare nuovamente con Johnny Long. In seguito dà vita a un proprio gruppo. Nel 1942 suona nella band di Ella Fitzgerald e poi con strumentisti di primo piano quali Benny Carter, Edgard Hayes, Charlie Barnet e Roger Kay. Chiamato alle armi, al suo rientro, nel 1945 suona prima con Cab Calloway successivamente con Claude Hopkins.

Il trasferimento in Europa

Negli anni fra il 1946 e il 1953 lavora con Sidney Bechet, poi con Dizzy Gillespie, Eddie Condon e Roy Eldridge. Dopo un breve periodo con un proprio gruppo nel gennaio del 1953 viene scritturato per il tour europeo della band di Milton Mezzrow. Arrivato in Europa saluta i suoi compagni e si stabilisce in Francia, prestando il suo talento a varie formazioni europee e ai musicisti americani che si esibiscono sul suolo europeo come Albert Nicholas, Herb Flemming, Peanuts Holland, Bill Coleman e molti altri. Nel 1965 ritorna a Chicago dove inizia a suonare come prevalentemente come musicista di studio, a parte una breve parentesi con Dizzy Gillespie. Muore a Chicago il 3 agosto 1995.

 

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Gianni Lucini
Scrivere è il mio principale mestiere, comunicare una specializzazione acquisita sul campo. Oltre che per comunicare scrivo anche per il teatro (tanto), il cinema e la TV. È difficile raccontare un'esperienza lunga una vita. Negli anni Settanta ho vissuto la mia prima solida esperienza giornalistica nel settimanale torinese "Nuovasocietà" e alla fine di quel decennio mi sono fatto le ossa nella difficile arte di addetto stampa in un campo complesso come quello degli eventi speciali e dei tour musicali. Ho collaborato con un'infinità di riviste, alcune le ho anche dirette e altre le dirigo ancora. Ho organizzato Uffici Stampa per eventi, manifestazioni e campagne. Ho formato decine di persone oggi impegnate con successo nel settore del giornalismo e della comunicazione. Ho scritto e sceneggiato spot e videogiochi. Come responsabile di campagne di immagine e di comunicazione ho operato anche al di fuori dei confini nazionali arrivando fino in Asia e in America Latina. Dal 1999 al 2007 mi sono occupato di storia e critica musicale sul quotidiano "Liberazione".