Home C'era una volta La Contiana di Sanremo

La Contiana di Sanremo

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Il 25 marzo 1981 il Club Tenco organizza una sorta di “24 ore non-stop” in onore di Paolo Conte dal curioso titolo di “Contiana”.

Il lavoro per gli altri

È del primo, importante, riconoscimento nei confronti del lavoro di Paolo Conte, un cantautore nato ad Asti il 6 gennaio 1937. Dopo aver fatto parte di vari gruppi astigiani pubblica nel 1962 il suo primo album jazz, The italian way to swing, con il Paul Conte Quartet, nel quale lui suona il vibrafono e suo fratello Giorgio la batteria. Negli anni successivi viene scritturato dal Clan Celentano cui presta la sua vena compositiva a partire dal 1967 quando scrive Chi era lui un brano dedicato a Gesù Cristo che passa quasi inosservato. Nonostante tutto il rapporto con Celentano continua e decisamente meglio gli va con l’antidivorzista La coppia più bella del mondo e, soprattutto con Azzurro, una marcetta destinata a restare nella storia della musica leggera italiana. Nello stesso periodo la sua genialità percorre anche altre strade con brani come Insieme a te non ci sto più per Caterina Caselli o Mexico e nuvole per Enzo Jannacci. Nel 1972 sembra aver ormai deciso di chiudere con la musica per dedicarsi a tempo pieno alla professione di avvocato, ma non è così. Un anno dopo è già alla ricerca di nuovi interpreti di una lunga serie di brani composti nel frattempo.

…e quello in proprio

Dopo un lungo peregrinare si fa convincere dal Lilli Greco della RCA a interpretare direttamente le sue canzoni. È l’inizio, per la verità poco convinto, del sorprendente e tardivo exploit del cantautore astigiano. Il suo secondo album, intitolato come il primo Paolo Conte vince il Premio nazionale della critica discografica. Nel 1976 canta per la prima volta dal vivo sul palcoscenico del teatro Ariston di Sanremo in occasione del premio Tenco. Non si fermerà più, anche perché il pubblico non farà mai mancare il suo sostegno a questo strano cantautore che narra di strani paesi esotici, con la voce roca da pianista di night e con musiche di chiara derivazione jazzistica. Il 25 marzo, quando il Club Tenco organizza la “Contiana”, la sua popolarità sta per valicare i confini d’Italia e conquistare la Francia, paese nel quale, qualche tempo dopo, terrà due lunghe tournée culminate in una lunga serie di concerti all’Olympia di Parigi. Ormai considerato uno dei grandi della canzone d’autore, Paolo Conte continuerà a scrivere canzoni che, come i libri di Salgari, regaleranno sogni a poco prezzo dal sapore di poesia raccontando luoghi mai visti e avventure mai vissute.

 

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Gianni Lucini
Scrivere è il mio principale mestiere, comunicare una specializzazione acquisita sul campo. Oltre che per comunicare scrivo anche per il teatro (tanto), il cinema e la TV. È difficile raccontare un'esperienza lunga una vita. Negli anni Settanta ho vissuto la mia prima solida esperienza giornalistica nel settimanale torinese "Nuovasocietà" e alla fine di quel decennio mi sono fatto le ossa nella difficile arte di addetto stampa in un campo complesso come quello degli eventi speciali e dei tour musicali. Ho collaborato con un'infinità di riviste, alcune le ho anche dirette e altre le dirigo ancora. Ho organizzato Uffici Stampa per eventi, manifestazioni e campagne. Ho formato decine di persone oggi impegnate con successo nel settore del giornalismo e della comunicazione. Ho scritto e sceneggiato spot e videogiochi. Come responsabile di campagne di immagine e di comunicazione ho operato anche al di fuori dei confini nazionali arrivando fino in Asia e in America Latina. Dal 1999 al 2007 mi sono occupato di storia e critica musicale sul quotidiano "Liberazione".