La Nigella ha proprietà aromatizzanti, diuretiche ed espettoranti. Apprezzata dagli egizi, è una spezia che conosce sin dall’antichità un consueto uso nella gastronomia.
Il nome nigella deriva dal latino niger vale a dire nero, il colore dei semi. Data la sua grande diffusione è conosciuta con molti termini,che la fanno confondere con altre spezie: cumino nero, seme nero, fiore di finocchio, fiore di noce moscata, coriandolo romano o grano nero.
La nigella veniva apprezzata già dagli antichi egizi, come testimoniano i semi ritrovati in diversi siti archeologici(nella tomba del faraone Tutankhamon c’erano anfore colme di olio di nigella). Sebbene sia sconosciuta la loro funzione nella cultura egiziana, questi ritrovamenti ci dicono che i semi e l’olio della pianta dovevano avere un ruolo rilevante se selezionati per accompagnare il faraone dopo la vita.
Nigella, un po’ di storia
Un riferimento alla nigella sativa si trova nel libro di Isaia nel Vecchio Testamento,dove il profeta contrasta la coltivazione di nigella e cumino(tipiche coltivazioni egiziane), esaltando la coltivazione del grano (Isaia 28: 25, 27). Sappiamo per certo che essa era usata come medicamento nell’antica Grecia, per la cura di disturbi intestinali e dell’apparato genitale.
In epoca medievale Carlo Magno indicava la pianta come una di quelle indispensabili nell’orto. La tradizione araba chiamava “semi benedetti” i frutti della nigella seguendo sia l’indicazione del Profeta che consigliava di usarli sempre poichè curavano tutte le malattie, tranne la morte; sia le ricerche di studiosi come Avicenna (Ibn Sina) nel “Canone della Medicina”, che sostenevano come semi del grano nero avessero la proprietà di stimolare l’energia corporea. Recenti studi scientifici confermano il valore terapeutico attribuito alla pianta, ad essa viene riconosciuto addirittura il potere di “regolatore del sistema immunitario”, utile per contrastare le malattie degenerative.
Nigella, una pianta delle Ranuncolacee
La nigella è una pianta che appartiene alla famiglia delle Ranuncolacee e prende nomi diversi a seconda delle regioni italiane. In Liguria per esempio si chiama erba da Ciocca, in Toscana Erba bozzolina oppure fanciullaccio oppure Anigella, in Sicilia lampiuneddi da Maronna. È una pianta erbacea annuale,con una radice molto sottile,il fusto glabro alto fino a 40 cm a volte è anche ramificato. Le foglie sono sottili, pennate e lineari con l’apice e acuto il margine e dentellato. I fiori sono circondate da 5 fogli più lunghi e i petali sono di colore azzurro. La corolla ha otto petali. Il frutto è composto da 5 spicchi saldati insieme a formare una capsula, gli spicchi si aprono a maturità e contengono molti semi neri rugosi.
La Nigella cresce nel mare, nella zona montana ed è comune nei campi e nei luoghi erbosi. Si raccoglie in luglio-agosto rdecidendo le piante quando le capsule iniziano a imbrunire prima che si aprano. Si conservano lasciando le piante raccolte essiccare all’aria e si battono per separare i semi che vengono setacciati per eliminare le sostanze estranee. I semi si fanno asciugare per qualche giorno e si conservano in vasi di vetro o porcellana.
La nigella dalle proprietà espettoranti
La Nigella ha proprietà aromatizzanti, diuretiche ed espettoranti. I principi attivi sono l’olio essenziale, le saponine, i tannini e il nigellone. I semi della Nigella hanno un aroma gradevole che si sposa bene con quello delle spezie,usata nell’antichità gastronomia.È tuttora presente nei popoli mediorientali e indiani.
L’uso alimentare della Nigella è come aromatizzante. I semi della Nigella contengono saponine ed altri alcaloidi che sono responsabili di un’azione medicamentosa ma anche pericolosa se ingeriti in dose eccessiva. La tradizione popolare suggerisce l’impiego della Nigella per purificare il catarro e favorirne l’espulsione, aumentare l’escrezione urinaria, stimolare la secrezione lattea e regolare la fase mestruale. Per uso esterno la Nigella è stata usata in forma di polvere dei semi per liberare il naso e favorire gli starnuti. Nella pratica domestica i semi della Nigella vengono posti in mezzo alla biancheria per tenere lontani gli insetti
I CONSIGLI DEL FARMACISTA
Per i catarri bronchiali e la ritenzione urinaria preparare un infuso di un g in 100 ml di acqua da bere in una due tazzine al giorno.
Attenzione: Le applicazioni farmaceutiche e gli usi alimurgici sono indicati a mero scopo informativo, decliniamo pertanto ogni responsabilità sul loro utilizzo a scopo curativo, estetico o alimentare.
La specie è soggetta a restrizioni legali in alcuni Paesi. In molte regioni italiane è specie protetta ed è quindi vietata la raccolta.