Il 9 marzo 1920 a Leighton, in Alabama, nasce il chitarrista William H. Bates, conosciuto con il nome di Lefty Bates.

A sedici anni a Chicago

Bates inizia giovanissimo a suonare blues e nel 1936, a sedici anni, si trasferisce a Chicago con un gruppo chiamato HI-DE-HO Boys che registra per la Decca Records e suona nei club. Successivamente entra a far parte dell’orchestra di Al Smith. Dopo aver prestato servizio nell’esercito nella Seconda Guerra Mondiale, Bates si unì agli Aristo-Kats, che registrarono vari brani per la RCA Victor. Successivamente collabora stabilmente con Quinn Wilson per la maggior parte degli anni Cinquanta.

L’accompagnamento è il suo mestiere

Eccellente accompagnatore, le sue doti gli garantiscono un lavoro continuo. Il suo essere mancino gli procura il soprannome di “Lefty”. A varie riprese personaggi come Dinah Washington, Etta James e John Lee Hooker lo vogliono al loro fianco. Dal 1959 suona molto con Jimmy Reed partecipando sia come chitarrista che come bassista a quasi tutte le sue registrazioni. Negli ultimi anni del Novecento si esibisce con i New Inkspots, un gruppo che suona soprattutto nel circuito degli alberghi e hotels. Muore a Chicago il 7 aprile 2007.

 

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Gianni Lucini
Scrivere è il mio principale mestiere, comunicare una specializzazione acquisita sul campo. Oltre che per comunicare scrivo anche per il teatro (tanto), il cinema e la TV. È difficile raccontare un'esperienza lunga una vita. Negli anni Settanta ho vissuto la mia prima solida esperienza giornalistica nel settimanale torinese "Nuovasocietà" e alla fine di quel decennio mi sono fatto le ossa nella difficile arte di addetto stampa in un campo complesso come quello degli eventi speciali e dei tour musicali. Ho collaborato con un'infinità di riviste, alcune le ho anche dirette e altre le dirigo ancora. Ho organizzato Uffici Stampa per eventi, manifestazioni e campagne. Ho formato decine di persone oggi impegnate con successo nel settore del giornalismo e della comunicazione. Ho scritto e sceneggiato spot e videogiochi. Come responsabile di campagne di immagine e di comunicazione ho operato anche al di fuori dei confini nazionali arrivando fino in Asia e in America Latina. Dal 1999 al 2007 mi sono occupato di storia e critica musicale sul quotidiano "Liberazione".