Home C'era una volta Lo slapping cronometrico di Milt Hinton

Lo slapping cronometrico di Milt Hinton

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Il 23 giugno 1910 nasce a Vicksburg, nel Mississippi, il contrabbassista Milton Hinton, conosciuto come Milt.

Maestro indiscusso

Milt Hinton è considerato uno dei maestri indiscussi del contrabbasso e molto apprezzato dalle grandi formazioni che lo utilizzano in virtù dell’estrema precisione del suo slappin’ cronometrico. All’inizio della sua carriera si fa notare suonando nell’orchestra di Erskine Tate. L’occasione per farsi conoscere da un pubblico più vasto arriva dall’ingaggio, avvenuto nel 1936, da parte della grande orchestra di Cab Calloway, nella quale Hinton resterà pressoché ininterrottamente fino al 1951. Pur facendo parte stabile dell’organico di Calloway, tuttavia negli anni Quaranta diventa uno dei bassisti più richiesti da piccoli gruppi di studio delle sale di registrazione. Lo si ritrova cosi in jam sessions con Lionel Hampton in una memorabile serie di piccoli gioielli discografici come Early Session Hop, Hot Mallets, When Lights Are Low, One Sweet Letter from You, Denison Swing e ancora con Coleman Hawkins e Walter Thomas in Look Out Jack e in Every Man for Himself, con Ike Quebec in I. Q. Blues e infine con Buck Clayton in Broadway, un tema caro all’orchestra di Count Basie in cui la presenza del bassista serve a recuperare un senso dello swing robusto e inflessibile.

Un sapiente uso delle corde

Indimenticabili restano anche le sue esibizioni con il basso in primo piano nell’orchestra di Cab Calloway, soprattutto in alcuni fra i brani più famosi come Jonah Joins the Cab e Tappin’ Off. Sonorità molto vibrante e rotonda, forte capacità di armonizzare l’accompagnamento attraverso un sapiente uso delle corde e dei legni dello strumento, si configurano come le doti preminenti di Milt Hinton, con l’aggiunta di una vivace tendenza a rappresentare uno dei punti di riferimento essenziali all’interno di una sezione ritmica, soprattutto nel modo di utilizzare il registro grave dal quale passa all’acuto con una carica di swing unica. Chiusa l’esperienza delle grandi orchestre continua a suonare. Estremamente disponibile per tutti gli stili dell’età di mezzo del jazz, Hinton si trova a suo agio sia con il dixieland robusto e scandito di Bud Freeman o di Yank Lawson che con il linguaggio più sotteso e ruvido di Dizzy Gillespie, o con quello più selvaggio di Arnett Cobb. Muore il 17 dicembre 2000.

 

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Gianni Lucini
Scrivere è il mio principale mestiere, comunicare una specializzazione acquisita sul campo. Oltre che per comunicare scrivo anche per il teatro (tanto), il cinema e la TV. È difficile raccontare un'esperienza lunga una vita. Negli anni Settanta ho vissuto la mia prima solida esperienza giornalistica nel settimanale torinese "Nuovasocietà" e alla fine di quel decennio mi sono fatto le ossa nella difficile arte di addetto stampa in un campo complesso come quello degli eventi speciali e dei tour musicali. Ho collaborato con un'infinità di riviste, alcune le ho anche dirette e altre le dirigo ancora. Ho organizzato Uffici Stampa per eventi, manifestazioni e campagne. Ho formato decine di persone oggi impegnate con successo nel settore del giornalismo e della comunicazione. Ho scritto e sceneggiato spot e videogiochi. Come responsabile di campagne di immagine e di comunicazione ho operato anche al di fuori dei confini nazionali arrivando fino in Asia e in America Latina. Dal 1999 al 2007 mi sono occupato di storia e critica musicale sul quotidiano "Liberazione".