Home C'era una volta Marc Fosset, la chitarra mancina del Trois Mailletz

Marc Fosset, la chitarra mancina del Trois Mailletz

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Il 17 maggio 1949 nasce a Parigi il chitarrista Marc Fosset, uno dei mancini più acclamati della scena jazz francese.

Il debutto all’inizio degli anni Settanta

Autodidatta, nel 1958, dopo aver visto all’ABC Didi Duprat, il chitarrista di Yves Montand che era mancino come lui, decide di imparare a suonare la chitarra. Il suo debutto sulla scena jazz parigina avviene all’inizio degli anni Settanta. Dal 1971 al 1976, infatti, accompagna quasi tutti i grandi musicisti che si esibiscono al Trois Mailletz: da Sonny Grey a Ted Curson, da Chris Woods a Memphis Slim, a Michel Roques e tanti altri.

Con i Magma e altre avventure

Nel 1973 entra a far parte dei Magma e nel 1977 dà vita a un duo con il contrabbassista Caratini ottenendo ben presto un grande successo. Con l’aggiunta del percussionista Michel Delaporte e del pianista Maurice Vandair il duo diventa prima un trio, poi un quartetto e infine con l’aggiunta di altri musicisti un gruppo di undici elementi. Ha inciso parecchi dischi con altri e sotto proprio nome. Muore il 31 ottobre 2020.

 

 

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Gianni Lucini
Scrivere è il mio principale mestiere, comunicare una specializzazione acquisita sul campo. Oltre che per comunicare scrivo anche per il teatro (tanto), il cinema e la TV. È difficile raccontare un'esperienza lunga una vita. Negli anni Settanta ho vissuto la mia prima solida esperienza giornalistica nel settimanale torinese "Nuovasocietà" e alla fine di quel decennio mi sono fatto le ossa nella difficile arte di addetto stampa in un campo complesso come quello degli eventi speciali e dei tour musicali. Ho collaborato con un'infinità di riviste, alcune le ho anche dirette e altre le dirigo ancora. Ho organizzato Uffici Stampa per eventi, manifestazioni e campagne. Ho formato decine di persone oggi impegnate con successo nel settore del giornalismo e della comunicazione. Ho scritto e sceneggiato spot e videogiochi. Come responsabile di campagne di immagine e di comunicazione ho operato anche al di fuori dei confini nazionali arrivando fino in Asia e in America Latina. Dal 1999 al 2007 mi sono occupato di storia e critica musicale sul quotidiano "Liberazione".