Il 4 maggio 1928 nasce a Verdun, in Canada, il trombettista, qualche volta trombonista, e direttore d’orchestra Maynard Ferguson.
Il sodalizio con Stan Kenton
Dal 1943 al 1947 Ferguson dirige una propria formazione nella regione del Québec. Nel 1948 va negli Stati Uniti con l’orchestra di Boyd Raeburn e suona diversi strumenti: sassofono alto, clarinetto, tromba, flicorno e trombone. Nel 1949 ottiene la prima scrittura di prestigio con Jimmy Dorsey. Successivamente entra nell’orchestra di Charlie Barnet. Nel 1950 viene scritturato da Stan Kenton ed è in questa formazione che si mette definitivamente in luce per la sua straordinaria abilità tecnica e padronanza dello strumento. Con Kenton rimane fino al 1953 e quando se ne va decide di mettersi in proprio. Nel 1956 forma la Birdland Dream Band il cui jazz swingante, semplice, ispirato al blues entusiasma gli appassionati. Nel 1957 dà vita a un’orchestra stabile di tredici elementi che suona pezzi e arrangiamenti soprattutto di Bill Holman e Slide Hampton e che dura qualche anno. Nel novembre del 1964 dà vita a un sestetto con i sassofonisti Lanny Morgane e Willie Maiden, il bassista Ron McClure, il batterista Tony Inzalaco e il pianista Mike Abene oltre, naturalmente, se stesso.
Il successo della colonna sonora di “Rocky”
Negli anni successivi Maynard continua a dirigere formazioni di grande successo. Scrive anche colonne sonore per film. È lui l’autore di Gonna Fly now, il motivo conduttore del film “Rocky” che è diventato un vero e proprio cavallo di battaglia del trombettista canadese. Oltre a essere uno spericolato trapezista della tromba Ferguson è un eccellente strumentista su tutti i registri: i suoi assoli sono costruiti con rigore, fantasia, musicalità e una perfezione tecnica difficilmente riscontrabile in altri trombettisti. A tutto ciò vanno aggiunti un’autentica sensibilità jazzistica e una voce strumentale molto bella, molto piena. Come direttore d’orchestra Ferguson ha costituito formazioni sempre poderose e molto precise, capaci di suonare un jazz corposo e pieno di swing. Ferguson è uno dei migliori trombettisti di jazz in senso assoluto proprio per questa sua capacità di suonare brani difficilissimi azzeccando perfettamente ogni nota con un fraseggio musicalmente impeccabile. Nel trombone a pistoni, strumento che non usa spesso, Ferguson dimostra un ottimo gusto anche se non riesce a raggiungere quella brillantezza che gli è propria alla tromba. Muore il 23 agosto 2006.