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Monsieur David: «Chiunque può creare la propria realtà»

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Monsieur David

Domenica 23 febbraio alle ore 18.00, Monsieur David sarà al Teatro Cassia di Roma, con il suo nuovo spettacolo: Feet Fantasy, storie di un piede teatrante, di e con Monsieur David. Uno spettacolo sognante, comico e romantico che porterà lo spettatore verso un viaggio di leggerezza e armonia. Feet Fantasy, special guest: Michela Iallorenzi, soprano, Sasha Aleksovski, ballerino contemporaneo e “uomo ombra” e Federica Gumina, ballerina performance di teatro danza.

“Chiunque può creare la propria realtà”, questo è il motto di Monsieur David che, attraverso nuove prospettive intuitive, mostra nuove strade che portano a nuovi modi di vivere.

Davide Rausa, in arte appunto Monsieur David, nasce a Torino nel luglio del 1974 con uno spirito ben preciso: “Per avere cose che non abbiamo mai avuto, dobbiamo fare cose che non abbiamo mai fatto”. Artista poliedrico, Davide debutta a 19 anni nel mondo dell’intrattenimento come attore cabarettista e show man, toccando un po’ tutti gli stili. Negli ultimi anni, ha trasformato il suo percorso iniziando un nuovo viaggio attraverso il teatro visuale, dove piedi e mani diventano personaggi. Stiamo parlando del singolare “feet theatre“, appunto, fulcro di nicchia del teatro di figura, che si fonda su un linguaggio fortemente visuale e sensoriale. L’eclettico artista, che debutta con Pino Insegno e Maurizio Battista al Teatro Sistina di Roma, è da due stagioni ospite del programma Colorado su Italia Uno. La sfida di oggi è collaborare a progetti sociali, portando i suoi personaggi dei piedi all’interno di format per ragazzi.

Il performer “dei piedi”, che ha ormai raggiunto grande notorietà grazie alla sua partecipazione al programma televisivo comico, tra i più seguiti dagli amanti del genere, ci parla entusiasta del suo nuovo progetto, “possiamo dire che si tratta di un vero e proprio debutto, uno spettacolo nuovo, un esperimento che nasce dall’incontro con altri artisti che, per la prima volta, si ritroveranno in questa nuova esperienza teatrale”. Monsieur David ci racconta che è la prima volta che si esibisce insieme ad altri artisti. Un esperimento dunque, quello di unire l’arte del feet theatre ad altre discipline, come la danza e il canto, a partire dalla voce della bravissima Michela Iallorenzi.

Monsieur David, come nascono i tuoi personaggi?
Nascono da un’intuizione giornaliera, quotidiana. Questo è il modo in cui, da sempre, creo i miei spettacoli. Mi capita di fare una passeggiata, per esempio, e di lasciarmi trasportare da ciò che incontro, vedo, osservo. Un odore, un suono, una parola possono suscitare in me forti emozioni, quelle che io chiamo intuizioni visuali. La materia ci parla, gli oggetti hanno una loro vibrazione, in qualche modo ci raccontano la loro storia, da dove vengono e dove vogliono stare. Vedi, io ho sempre avuto una grande immaginazione, non è che li pensi i miei personaggi. E’ come se li vedessi. Chiaramente la fantasia deve avere una base reale. Per me i geni sono quelli che, non solo sanno cogliere questa fantasia improvvisa, ma la sanno tradurre nella realtà. E i miei personaggi sono così.

Questi spettacoli nascono dalla fantasia e da un’adesione forte alla realtà?
Più che da una forte adesione alla realtà, sono la manifestazione del coraggio che può modificare la nostra vita. Significa accettare una crisi enorme e viverla. Spero di mostrare alle persone che questo spettacolo è stato reso possibile dal coraggio.
I tuoi personaggi sono anche amanti della natura, ci sono molti temi ‘green’ nelle tue ‘favole’.
E’ vero, le mie creature sono sensibili a tutto ciò che è natura. Ad esempio ho creato una storia con un personaggio che durante la pausa pranzo si porta dietro un albero finto, poi schiaccia un pulsante e, a quel punto, si materializzano anche gli uccellini e la natura. Il rapporto con la natura è fondamentale. Per me ha una grande importanza ed è molto presente nella mia vita. L’amore per il pianeta, l’alimentazione, il verde, fanno parte del mio bagaglio. Mi piacerebbe organizzare degli spettacoli per incontrare i giovani, i ragazzi (che poi sono il nostro futuro) e parlare loro di questo aspetto, dell’importanza dell’ambiente, uno dei valori più preziosi.

Nello spettacolo di domenica prossima, chi sarà invece il protagonista?
Per la prima volta ci sarà un nuovo personaggio con le braccia! Ci sarà infatti, questo artista macedone, Sasha Aleksovski, che presterà letteralmente le sue braccia ad Alfred, il protagonista dello spettacolo. Alfred è un musicista sbadato che è lì per fare un gran concerto ma, all’improvviso, si fa prendere dal gioco… E’ un vero giocherellone. Insomma ci sarà da divertirsi!

David come nasce il tuo amore per il teatro?
E’ nato molto tardi, contrariamente a quello che tutti pensano. Nella vita, prima di avvicinarmi al mondo dell’arte, ho fatto tantissimi tipi di lavori. Provengo da una famiglia operaia. Mio padre era un operaio, vivevamo a Torino. Sono figlio di quella cultura e sinceramente, all’epoca, pensavo fosse proprio quella la mia vita anche se sentivo che c’era qualcosa che mi mancava, che cercavo, ma non riuscivo a capire cosa. In realtà è stata proprio questa mia situazione familiare che ha alimentato la mia curiosità e che mi ha portato a cercare la mia strada altrove.

E quando è scattata la scintilla?
Per caso, veramente. Ma continuo a pensare che sia stato il destino. Ero tornato a lavorare nei cantieri, dopo diverse esperienze anche nell’Esercito, e mi capitò di leggere un annuncio su un giornale. L’annuncio diceva che cercavano animatori turistici, anche senza esperienza, per villaggi in Italia e all’estero. Fu un segno. Avevo sempre desiderato viaggiare, scappare da quel mondo che sentivo troppo stretto e finito per me. Fu così che mi gettai in questa cosa con tutte le mie energie. Ho lavorato tanti anni nei villaggi in giro per il mondo. Il villaggio è stato per me un modo per entrare in relazione con le persone e per scoprire le mie capacità. I villaggi, in qualche modo, sono stati il luogo che ha protetto la mia creatività e la mia personalità. Mi hanno dato gli ingredienti giusti per vivere la mia vita nella realtà.

Come nasce l’idea del Feet Theatre?
Avevo già da un po’ abbandonato i villaggi ed ero tornato a Torino. Avevo fondato una piccola compagnia teatrale. Facevamo numeri di clowneria. E anche in questo caso avvenne tutto per caso. Stavo facendo delle ricerche in internet per degli spettacoli quando trovai un video di una performance tedesca, una certa Hannah, che faceva queste esibizioni con il piede: erano di una semplicità infinita ma di una potenza estrema. E’ in quel momento che capii che quella semplicità dovevo trasformarla in bellezza.

E’ stato un vero colpo di fulmine…
Sì. Ho cominciato ad esercitarmi tutti i giorni davanti allo specchio. Sono autodidatta, ho fatto tutto da solo. Italia’s got talent prima, e la grande esperienza al Teatro Valle Occupato a Roma poi, mi hanno dato la possibilità di creare i miei personaggi.

Monsieur David, ti alleni tutti i giorni?
Mi alleno tutti i giorni, visualmente e visivamente. Vedo le storie che poi rappresenterò. Cammino tantissimo, anche perché non guido. E poi ho la fissa per lo stretching. Sono uno stretching addicted. E’ molto utile per lo sviluppo dei muscoli.

Il tuo piede si può dire che ha lo stesso valore di quello di un calciatore…
(Ride, ndr). Sì, ma la cosa più importante è che il piede non ha ego! Finché continueremo a coltivare il nostro ego e la vanità, non andremo molto lontano.

Qual è la tua “mission” Monsieur David?
La mia missione è mostrare a tutti che le potenzialità che abbiamo sono tante e le nostre risorse infinite. Dobbiamo solo trovare il modo di esprimerle.

Qual è la tua qualità più grande?
Il coraggio, sicuramente.

Ed un tuo difetto?
Il mio grande difetto è di credermi una divinità…

Il tuo animale preferito?
Il cavallo.

Grazie Monsieur David ed in bocca al lupo per il tuo spettacolo...
Grazie a voi. Arrivederci e mi raccomando, andate dove vi portano i piedi…