Home C'era una volta Morty Corb, un bassista da dixie

Morty Corb, un bassista da dixie

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Il 10 aprile 1917 a San Antonio, in Texas, nasce il contrabbassista Mortimer G. Corb, in arte Morty Corb.

I Bob Cats

Corb inizia a suonare la chitarra e il contrabbasso professionalmente a Los Angeles nel 1947. In quello stesso anno si esibisce con l’orchestra della cantante Jan Savitt e quindi con quella di Louis Armstrong, dove si avvicenda proprio con Bob Haggart, che Morty Corb ha sempre considerato il suo principale maestro. Nel corso del 1951 viene ingaggiato per brevi periodi da Benny Goodman e nel 1953 da Jack Teagarden. A partire dal 1956 suona stabilmente con i Bob Cats, il gruppo di Bob Crosby che in quegli anni opera prevalentemente sulla West Coast, prendendo parte a diverse sedute di incisione per la Coral e partecipando a numerosi spettacoli televisivi. Nell’orchestra di Crosby Morty Corb si rivela un ottimo strumentista, soprattutto sotto il profilo ritmico, riuscendo a sostituire più che dignitosamente Bob Haggart, che di quell’orchestra è stato a lungo la colonna portante.

L’eredità di Crosby

Nel corso del 1957 Morty Corb forma a Los Angeles una sua dixieland band chiamandovi a far parte molti ex crosbiani, tra cui John Best, Moe Schneider, George Van Eps, ecc. Sempre nel corso degli anni Cinquanta Corb suona a più riprese in seno al clan dei dixielanders della California capeggiato da Matty Matlock, Nappy Lamare, Ray Bauduc e altri. dando concerti in varie località della California, partecipando a diversi festival e registrando molti dischi, tra cui meritano di essere segnalati quelli pubblicati dalla Warner Brothers sotto la leadership del clarinettista Matty Matlock, nei quali dimostra di avere bene assimilato la lezione dei Bob Cats. Per molti anni Morty continua a suonare in gruppi dixieland. Muore il 13 gennaio 1996.

 

 

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Gianni Lucini
Scrivere è il mio principale mestiere, comunicare una specializzazione acquisita sul campo. Oltre che per comunicare scrivo anche per il teatro (tanto), il cinema e la TV. È difficile raccontare un'esperienza lunga una vita. Negli anni Settanta ho vissuto la mia prima solida esperienza giornalistica nel settimanale torinese "Nuovasocietà" e alla fine di quel decennio mi sono fatto le ossa nella difficile arte di addetto stampa in un campo complesso come quello degli eventi speciali e dei tour musicali. Ho collaborato con un'infinità di riviste, alcune le ho anche dirette e altre le dirigo ancora. Ho organizzato Uffici Stampa per eventi, manifestazioni e campagne. Ho formato decine di persone oggi impegnate con successo nel settore del giornalismo e della comunicazione. Ho scritto e sceneggiato spot e videogiochi. Come responsabile di campagne di immagine e di comunicazione ho operato anche al di fuori dei confini nazionali arrivando fino in Asia e in America Latina. Dal 1999 al 2007 mi sono occupato di storia e critica musicale sul quotidiano "Liberazione".