Home Eco Culture Murales e Street Art, la memoria è dentro o fuori le Gallerie?

Murales e Street Art, la memoria è dentro o fuori le Gallerie?

SHARE
Un’opera di Diamond. Tutte le opere ed i relativi murales sono pubblicate in catalogo con i testi critici.

“Deadline” – I noti street artist romani Solo e Diamond in visione alla Galleria Rosso20sette arte contemporanea | via del Sudario 39 (Largo Argentina) Roma, fino al 10 novembre 2018. Testo critico in catalogo di Giorgio de Finis e Anya Baglioni.

In mostra 28 opere, 14 per ogni artista: bozzetti originali e tele dei più importanti murales realizzati da Solo e da Diamond nel corso della loro carriera e ricerca artistica.

L’Arte è uscita da tempo da Gallerie e Musei e si esprime liberamente in nuovi spazi e luoghi simbolici per interpretare lo spirito del tempo. Uno spazio dove porre interrogativi, o semplicemente dare sollievo a chi li produce, come a chi li guarda, interpretando le emozioni, dando loro una forma attraverso il segno che, oltre alla terza dimensione, ne preveda anche una quarta, il tempo … cioè riferita all’identità storica del Luogo, inserita nel rapporto con la condizione umana di transitorietà.

Titolo dell’esposizione Deadline

Infatti l’attuale Street art si pone come arte pubblica, eclettica, ma sottoposta all’usura degli eventi climatici; non è casuale allora, al contempo, trovarvi certi effetti visivi paradossali ed illusioni ottiche che, in qualche maniera, sembrano aprirci dei varchi o mostrare delle spaccature vertiginose verso altri mondi. A volte, questi Altri mondi, sono semplicemente e drammaticamente quei mondi naturali il cui contatto abbiamo perduto e dei quali abbiamo grande nostalgia, anche quelli che abbiamo affogato nel cemento delle nostre città grigie e anonime … Vi troviamo infatti prospettive e passaggi allusivi all’apertura improvvisa di spazi mentali, prima impensabili, colorati, abitati da piante ed animali ormai scomparsi dalla Realtà. Poi è da rimarcare il gigantismo di molte di queste produzioni, il che sicuramente rappresenta qualcosa di più dell’elevarsi al di sopra degli infestanti graffiti … Certo non passano inosservate, ma soprattutto aderiscono all’idea di icone collettive di riferimento, alle quali si deve rispetto e con le quali ci si può identificare.

Spesso queste icone provengono dalla mitologia, dalla storia, dalla religione o ritraggono eroi o esseri umani esemplari, animali totem ma anche “persone anonime”, colte nella loro quotidianità, rappresentative però di uno status, di una predisposizione particolare nello stare al mondo. Infine vi compaiono anche immagini satiriche, di solito in spazi non molto frequentati, dove un commento salato in forma iconografica sta a rappresentare ancora una difficile libertà di pensiero (che rammenta l’uso delle statue parlanti della Roma papalina) prima di essere cancellato velocemente.

Opera dell’artista Solo

Così queste odierne pitture di strada sembrano essere fiorite da una reazione comune, da una vitalità che appartiene dunque a tutti, ma passando attraverso la capacità di sintesi linguistica del singolo artista-autore, mentre qualcuno le ha già definite testimonianze, paragonandole al valore di documento delle pitture rupestri.

Come scrive Giorgio de Finis nel suo testo critico, questa mostra invece non vuole opporsi alla vocazione pubblica ed alla fondamentale deperibilità della Street Art, ma semplicemente documentare e riportare l’attenzione sulla sua nascita, il bozzetto originale, il progetto, con l’eventuale riproposizione di un tema.

  • “E’ interessante notare come, a dispetto di quello che comunemente si pensa, qui il ‘passaggio in galleria’ non opera nella direzione della creazione dell’aura, ma in quella di una sua riduzione. In maniera laica e prosaica, Diamond e Solo rivendicano la dimensione irriducibilmente umana dell’arte. Tratto questo sì davvero caratterizzante il dna di una pratica artistica (il grafitismo e la street art) nata per ritrovare, fuori di chiese e recinti, il posto originario dell’arte, quello a contatto con la vita, come fu fin da principio, quando i sapiens iniziarono a dipingere le caverne che abitavano.”

Solo nasce nel 1982 a Roma, dove vive e lavora. Nel 2002 si iscrive all’Accademia di Belle Arti di Roma dove scopre la sua predilezione per la figura rispetto allo “studio calligrafico” ed inizia il suo percorso classico su tela. Si laurea con un’antologica su Ronnie Cutrone, impreziosita da una rara intervista a New York al maestro della Pop Art a fumetti e ultimo esponente di quella che fu la Factory di Andy Warhol.

La produzione di Solo è varia e complessa: alle opere su tela, che vengono esposte in varie gallerie del mondo, affianca la sua produzione sui muri, realizzati nei quartieri di periferia. E così, dalla mostra al Macro di Roma curata da Achille Bonito Oliva dal titolo “Tracks”, alle gallerie di Parigi, Praga, Berlino, Miami e Londra, dai muri di Prima Valle a Roma, ai poster nelle zone disagiate di Rio de Janeiro e Los Angeles. Nel 2015 organizza il “Festival Internazionale di Poesia e Street Art” nel suo quartiere di origine, il Trullo, a Roma, progetto fortunato che trova la sua realizzazione con l’aiuto di altre realtà artistiche sbocciate proprio fra quelle vie, come i “Poeti der Trullo” e i “Pittori Anonimi“. A Londra, sempre nel 2015, crea un progetto chiamato “Comics Parkour“, con il quale dissemina per la città vari murales di grandi dimensioni, come se fossero parte di un fumetto le cui pagine sono state disperse dal vento. Nel 2018 partecipa alla collettiva ART IS MONEY MONEY IS ART presso la galleria Rosso20sette di Roma, collettiva di 18 artisti fra i quali Wharol, Banksy, Haring, Dface, Beuys.

Opera dell’artista Diamond

Diamond nasce a Roma nel 1977. Dimostra sin dall‘infanzia una naturale predisposizione per il disegno. Esordisce come writer sulla scena romana all‘inizio degli anni Novanta e contemporaneamente, dopo il liceo artistico, conclude i suoi studi all‘Accademia di Belle Arti di Roma conseguendo il titolo di “maestro d‘arte”. La sua esperienza nel mondo dei graffiti si evolve: approda alla Street-art, divenendone uno dei maggiori esponenti della capitale. Conosciuto per il suo stile liberty e art nouveau di fine ‘800 inizi ‘900, per la predilezione per le figure femminili e per le molteplici tecniche usate: spray, pennello, marker, bic, matita, inchiostro giapponese e black ivory. Le sue opere murali sono presenti in varie città del mondo. Tra le sue esposizioni recenti: “Cross the streets” Museo Macro Roma, “Decades“, Guido Reni district Roma, ART IS MONEY MONEY IS ART, collettiva presso Rosso20sette Roma, Coup de fouet, Antony Roth Contemporain, Parigi.

Rosso20sette arte contemporanea | via del Sudario 39 (Largo Argentina) Roma

Orari: dal martedì al sabato 11.00 – 19.30 – lunedì chiuso – info@rosso27.comwww.rosso27.com- tel.06 64761113. Ufficio stampa – Melasecca PressOffice – www.melaseccapressoffice.it 

Previous articleLa Matriciana “finta” di Gianfranco
Next articleLa TV inventa Billy Idol
Carla Guidi
CARLA GUIDI – www.carlaguidi-oikoslogos.it Giornalista pubblicista, iscritta ODG Lazio, ha collaborato per più di 10 anni con il settimanale (in cartaceo) “Telesport”, adesso collabora con alcune testate e riviste periodiche online, tra queste “Abitare a Roma”, “ll Paese delle donne”, “Lazio ieri ed oggi”, “About Art online” e “Daily Green” ove è in redazione. Conseguito il diploma superiore di Accademia di Belle Arti di Roma, sezione pittura (tenuto dal maestro Gentilini), è docente di Disegno e Storia dell’Arte nelle scuole pubbliche, medie superiori. Si è occupata di Computer Art dal 1981 e sue immagini sono state pubblicate nel volume Computer image di Mauro Salvemini (Jackson Libri, 1985). Ha gestito la Galleria d’Arte “5x5” in via Garibaldi in Trastevere negli anni ’70/’80 insieme a Rinaldo Funari ed ha organizzato varie mostre, manifestazioni e convegni anche presso istituzioni come la Casa delle Donne, la Casa della Memoria e della Storia di Roma, alcune Biblioteche comunali di Roma ed un Convegno di sociologia a Bagni di Lucca. Dal 1975 si è avvicinata alla psicoanalisi e dal 1982 è stata accettata dalla Società italiana di psicodramma analitico – SIPSA in qualità di membro titolare. In seguito ad una formazione quinquennale con trainer internazionali, ha svolto attività di collaborazione presso la Società Medica italiana di Analisi Bioenergetica SMIAB ed è divenuta membro titolare dell’International Institute for Bioenergetic analisys di New York, rimanendo iscritta fino al 1995. Attualmente è stata invitata più volte a relazionare in Convegni Nazionali ANS alla Facoltà di Scienze Politiche, Sociologia e Comunicazione. Ha scritto alcuni libri sulla memoria storica quali Operazione balena - Unternehmen Walfisch sul rastrellamento nazista del 17 aprile 1944 al Quadraro, giunto alla sua terza edizione (Edilazio, Roma 2013); Un ragazzo chiamato Anzio sulle vicende dello sbarco alleato del 1944, alla sua seconda edizione (A. Sacco, Roma 2013); Estetica anestetica - Il corpo, l’estetica e l’immaginario nell’Italia del Boom economico e verso gli anni di Piombo (Robin Edizioni, Torino 2018). Sempre per Robin Edizioni nel 2019 ha pubblicato il libro socio-fotografico in collaborazione con Valter Sambucini e con la presentazione di Franco Ferrarotti, Città reali, città immaginarie - Migrazioni e metamorfosi creative nelle società nell’Antropocene tra informatizzazione ed iper/urbanizzazione, con i contributi del giornalista e sociologo Pietro Zocconali, Presidente A.N.S, dello storico dell’arte Giorgio Di Genova, dello scrittore Roberto Morassut e del Presidente dell’Ass. Etica Massimo De Simoni. Una sezione del libro approfondisce la grande diffusione della tecnica del tatuaggio, valutandone aspetti storici, sociologici ed artistici, con i contributi dello scrittore Eliseo Giuseppin ed una intervista all’artista Marco Manzo. Ha curato insieme allo storico dell’arte Giorgio Di Genova, l’esposizione online Quintetti d’arte dal 06/04/2020 al 31/08/2020, con una parte, Vetrina dell’invisibilità, dedicata agli artisti che hanno rappresentato visivamente la tragedia della pandemia. Di questo progetto nel 2021 è uscita l’edizione in cartaceo (Robin Edizioni, Torino). Appena uscito il libro - Lo sguardo della Sibilla. Dal Daimon all’Anima Mundi: la poetica di Placido Scandurra (Robin editore 2022) - http://www.robinedizioni.it/nuovo/lo-sguardo-della-sibilla. Al suo attivo anche alcune pubblicazioni di poesia su tematiche ambientali: Ha curato, insieme a Massimo De Simoni, l’antologia I poeti incontrano la Costituzione (Ediesse, 2017) -