Il 14 giugno 1907 nasce a New Orleans, in Louisiana, il banjoista, chitarrista e cantante Nappy Lamare, registrato all’anagrafe con il nome di Hilton Napoleon Lamare.

Il debutto con Johnny Bayersdorffer

Lamare inizia a cimentarsi con il banjo mentre frequenta la Warren Easton High School di New Orleans. Fa il suo debutto professionale nel 1924 con l’orchestra del cornettista Johnny Bayersdorffer con la quale suona al Tokyo Gardens. Suona quindi a fianco di Johnny Wiggs, con i New Orleans Owls, con Sharkey Bonano, Monk Hazel, Billy Lustig e con altri noti leader. Nel 1930 si trasferisce a New York scritturato dall’orchestra di Ben Pollack, una formazione che annove nelle sue file elementi del calibro di Benny Goodman, Jack Teagarden, Gil Rodin, Matty Matlock, Eddie Miller, Gil Bowers, Ray Beauduc, Charlie Spivak e Sterling Bose, con la quale si conquista una solida reputazione e una vasta popolarità. Più o meno contemporaneamente suona e incide con Jack Teagarden e con Wingy Manone.

Una sezione dinamica e possente

Nel 1935, insieme a Gil Rodin e al nucleo base dell’orchestra di Pollack, partecipa alla costituzione, sotto forma di cooperativa di musicisti, della futura orchestra di Bob Crosby della quale fa parte stabile sino al 1942, dando vita assieme a Bob Haggart e a Ray Beauduc a una sezione ritmica modello, considerata non a caso l’equivalente nel dixieland di ciò che rappresenta nello swing quella di Count Basie. È una sezione dinamica e possente, ma mai pesante; precisa, essenziale ma mai monotona che contribuisce in maniera determinante al successo di Bob Crosby e in modo particolare dei suoi Bob Cats. Nel 1943 si trasferisce in California per aggregarsi alla big band di Eddie Miller e negli anni immediatamente successivi suona con molti ex crosbiani esibendosi all’Hangover Club di San Francisco, a Los Angeles e in altre località della West Coast. Nel 1948 è con Jimmy Dorsey e poi alla testa di suoi gruppi. Nel corso degli anni Cinquanta assieme a Ray Beauduc dà vita a una dixieland band, comprendente Mannie Klein, Eddie Miller, Stan Wrightsman, con la quale si esibisce nei più eleganti ritrovi di Los Angeles e di Hollywood. Negli anni Sessanta e Settanta si riassocia più volte a Bob Crosby e a Ray Beauduc, ma la sua attività prevalente la svolge in seno al clan dei dixielander californiani comprendente Matty Matlock, George Van Eps, Ray Linn, Dick Cary, Abe Lincoln a fianco dei quali partecipa a varie edizioni del festival del jazz di Pasadena. Muore l’8 maggio 1988.

 

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Gianni Lucini
Scrivere è il mio principale mestiere, comunicare una specializzazione acquisita sul campo. Oltre che per comunicare scrivo anche per il teatro (tanto), il cinema e la TV. È difficile raccontare un'esperienza lunga una vita. Negli anni Settanta ho vissuto la mia prima solida esperienza giornalistica nel settimanale torinese "Nuovasocietà" e alla fine di quel decennio mi sono fatto le ossa nella difficile arte di addetto stampa in un campo complesso come quello degli eventi speciali e dei tour musicali. Ho collaborato con un'infinità di riviste, alcune le ho anche dirette e altre le dirigo ancora. Ho organizzato Uffici Stampa per eventi, manifestazioni e campagne. Ho formato decine di persone oggi impegnate con successo nel settore del giornalismo e della comunicazione. Ho scritto e sceneggiato spot e videogiochi. Come responsabile di campagne di immagine e di comunicazione ho operato anche al di fuori dei confini nazionali arrivando fino in Asia e in America Latina. Dal 1999 al 2007 mi sono occupato di storia e critica musicale sul quotidiano "Liberazione".