Home News Orsa Daniza, proseguono proteste e indagini

Orsa Daniza, proseguono proteste e indagini

SHARE
manifestazione per daniza

Per la morte dell’orsa Daniza proseguono le proteste e … le indagini. Si è tenuta questa mattina a Roma la protesta indetta per l’uccisione dell’orsa Daniza di fronte al Ministero dell’Ambiente. Una manifestazione a cui ha aderito anche l’Enpa per dar voce “all’indignazione per l’uccisione di Daniza e di chiedere le dimissioni dei vertici ministeriali”.

L’Enpa aderisce al sit in di protesta per l’Orsa Daniza

L’Enpa – in una nota – sottolinea “come il sequestro e la gestione dei cuccioli rappresentino in questo momento la priorità, alla quale il Ministero dell’Ambiente deve dare risposte valide ed esaustive”. “La responsabilità dell’animalicidio di Daniza, questo è il termine giusto, è certamente della Provincia di Trento, ma anche del Ministero dell’Ambiente. Le responsabilità – prosegue la nota – sono a più livelli, in particolar modo degli organi tecnici e scientifici dello stesso Ministero, vale a dire di coloro quali, pur avendo le competenze necessarie a gestire situazioni di questo tipo non hanno saputo né garantire l’incolumità né agire per la tutela di Daniza e dei cuccioli, autorizzando una cattura inutile e ingiustificabile da ogni punto di vista, dal momento che il comportamento dell’orsa era del tutto normale”.

Le polemiche non si sopiscono, proseguono le indagini

Ma le polemiche non si sopiscono su quello che, ormai da tutti, viene considerato un vero e proprio delitto. Dopo il Corpo Forestale anche la Procura di Trento ha, infatti, deciso di avviare un’indagine sulla morte di Daniza. Le indagini, delegate alla sezione di polizia giudiziaria, saranno seguite personalmente dal procuratore capo di Trento Giuseppe Amato che per ha convocato un vertice fra inquirenti e rappresentanti della Provincia e del Corpo forestale incaricato della cattura dell’orsa.

A quanto risulta dagli atti nessuno è stato ancora iscritto al registrio degli indagati ma si attendono anche gli esami autoptici sull’orsa. Il reato ipotizzato è quello di uccisione di animale protetto che nel caso di mancanza di dolo – ovvero la volontà di uccidere – prevede una pena da uno a sei mesi.

A rischio i cuccioli dell’orsa

Anche per i cuccioli di Daniza l’ipotesi di reato potrebbe essere quello di maltrattamento di animale. Inoltre, in molti si chiedono se proprio i cuccioli riusciranno a sopravvivere senza la madre.

“Ci sta tutto sull’onda dell’emotività, ci sta anche questo atteggiamento, sicuramente esagerato”. Così il ministro all’ambiente Gian Luca Galletti ha commentato la richiesta di dimissioni presentata da alcune associazioni animaliste per la vicenda di Daniza. “Io spero che lo stesso interesse che c’è stato su questo tema ci sia anche su altri temi che riguardano l’ambiente e vorrei che l’attenzione fosse sempre alta come in questo caso: in estate abbiamo affrontato temi drammatici che riguardano l’ambiente, come il dissesto idrogeologico, che hanno provocato sei morti”, ha aggiunto.

Ma le proteste non si fermano, Oggi la protesta a Roma segue solo di pochi giorni quella organizzata dalle associazioni animaliste in piazza Duomo a Trento promossa dalla LAV dove si è avviata anche una raccolta delle firme in calce ad una petizione in cui vengono richieste anche le dimissioni del presidente della Provincia Autonoma di Trento Ugo Rossi, del vice presidente Alessandro Olivi e dell’assessore all’ambiente Michele Dallapiccola, considerati dagli animalisti responsabili della morte di Daniza.