A quanto pare anche in Italia diminuisce per Pasqua la vendita di carne d’agnello. E’ quanto riportano i dati forniti da Aidaa sulle macellerie regionali situate nei capoluoghi. Dai dati forniti risulta che sono diminuite le vendite di carne d’agnello di circa il 30% rispetto allo scorso anno.
Diminuisce la vendita di carne d’agnello
I dati sono giunti ad AIDAA (Associazione Italiana Difesa Animali Ambiente) dalle macellerie distribuite due per ciascun luogo di Regione ad esclusione di Roma dove ne sono state monitorate 8 e Milano dove sono invece 6 le macellerie monitorate.
Dai dati forniti sono stati venduti 2296 kg di carne di agnello pari a circa 328 capi di agnello (il peso della carcassa macellata di un agnello è di circa 6 kg e comunque inferiore a 8 kg). Lo scorso anno, nelle stesse macellerie, erano state venduti 3152 kg di carne d’agnello pari a circa 525 capi.
I dati forniti dall’AIDAA
Nel raffronto tra i due anni si registra, appunto, una diminuzione di vendita di circa 856 kg di carne di agnello pari a circa 154 agnelli in meno con una diminuzione percentuale del 29.3%.
“Si tratta ovviamente di un dato parziale – sostiene Lorenzo Croce presidente nazionale di AIDAA – ma comunque significativo. Ora rimane da capire se tale diminuzione si registrerà poi su scala nazionale quando avremo i dati degli allevatori e se la diminuzione che comunque appare evidente è dovuta alla crisi economica oppure ad una presa di coscienza collettiva sulla necessità di evitare il massacro degli agnelli che secondo le previsioni riconosciute da tutte le associazioni animaliste coinvolge ogni pasqua oltre novecentomila capi”.