Home C'era una volta Pat Patrick, il sax di Sun Ra

Pat Patrick, il sax di Sun Ra

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Il 23 novembre 1929 nasce Laurdine Kenneth Patrick jr, destinato a diventare un grande sassofonista con il nome di Pat Patrick.

L’incontro con Sun Ra

Pat studia fin da bambino pianoforte e batteria. Il padre gli dà le prime lezioni di tromba, seguite da quelle impartitegli da Clark Terry. Dopo essersi esibito come batterista nell’orchestra scolastica nel 1946 passa agli strumenti ad ancia che studia alla Du Sable High School. Qui viene in contatto con Clifford Jordan, Richard Davis e John Gilmore, che poi ritroverà nell’orchestra di Sun Ra. Dopo aver suonato con Lil Armstrong, Cootie Williams, Earl Hines, Cab Calloway, Nat “King” Cole e con Muddy Waters si unisce al gruppo di musicisti di Sun Ra nel 1954, facendo parte di tutte le sue orchestre fino all’inizio degli anni Settanta. Alla fine degli anni Cinquanta suona e incide con James Moody passando poi all’orchestra di Quincy Jones con il quale suona a Newport. Si unisce anche ai gruppi di Mongo Santamaria, ma senza assumere impegni fissi perché privilegia sempre i progetti di Sun Ra.

Il più significativo sax baritono del free jazz

Nel 1961 è con John Coltrane per la realizzazione dell’album Africa/Brass. Nel 1962 suona per qualche tempo con Duke Ellington, sostituendo Russell Procope. All’inizio degli anni Settanta lascia Sun Ra e viene sostituito da Danny Thompson. Suona per qualche tempo al fianco di Thelonious Monk e nel 1974 si unisce alla Jazz Composer’s Orchestra, incidendo anche un paio di dischi. Nel 1976 torna insieme a Sun Ra in occasione di un concerto al festival di Montreux. Il ruolo di Patrick all’interno dell’orchestra di Sun Ra è stato paragonato a quello di Harry Carney con Ellington. Il sassofonista ha costituito un punto di riferimento, insieme a Marshall Allen e John Gilmore, per la realizzazione del suono Sun Ra. Egli è stato probabilmente il più significativo sax baritono del free jazz. Muore il 31 dicembre 1991.

 

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Gianni Lucini
Scrivere è il mio principale mestiere, comunicare una specializzazione acquisita sul campo. Oltre che per comunicare scrivo anche per il teatro (tanto), il cinema e la TV. È difficile raccontare un'esperienza lunga una vita. Negli anni Settanta ho vissuto la mia prima solida esperienza giornalistica nel settimanale torinese "Nuovasocietà" e alla fine di quel decennio mi sono fatto le ossa nella difficile arte di addetto stampa in un campo complesso come quello degli eventi speciali e dei tour musicali. Ho collaborato con un'infinità di riviste, alcune le ho anche dirette e altre le dirigo ancora. Ho organizzato Uffici Stampa per eventi, manifestazioni e campagne. Ho formato decine di persone oggi impegnate con successo nel settore del giornalismo e della comunicazione. Ho scritto e sceneggiato spot e videogiochi. Come responsabile di campagne di immagine e di comunicazione ho operato anche al di fuori dei confini nazionali arrivando fino in Asia e in America Latina. Dal 1999 al 2007 mi sono occupato di storia e critica musicale sul quotidiano "Liberazione".