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“Quintetti in arte”; musica visiva online

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Immagine del sito Quintetto d’arte,

Come scritto nel mio precedente articolo del 28 marzo scorso su questo stesso giornale, al quale rimando – https://www.dailygreen.it/guerra-alla-natura-e-totem-animali/ – è stato attivato infine il progetto annunciato per una serie di mostre online, con il valido e competente contributo del prof. Giorgio Di Genova storico dell’arte, che sta selezionando gli artisti da inserire nei vari quintetti. Questa la sua premessa al Progetto secondo le modalità esposte nel sito stesso www.quintettodarte.it dove si troveranno indicazioni per partecipare:

Il prof Giorgio Di Genova
  • In questi tempi difficili per ogni individuo e per la comunità, a causa della pandemiain corso, tra le tante situazioni messe in quarantena assieme a noi ci sono le attività culturali. Tra queste le mostre d’arte sono interdette, anche quelle già aperte, come quella su Raffaello, per cui vengono privati dell’arte sia gli artisti sia gli appassionati d’arte. Ė per tale ragione che, in accordo con Carla Guidi, abbiamo pensato di avviare una serie di mostre online, sotto la mia personale supervisione, con il titolo Quintetto d’arte. Il progetto è online e le mostre verranno inserite nel sito quintettodarte.it. Ogni settimana circa sono proposti 5 artisti di differente linguaggio, stile e tecnica, ciascuno con tre opere e opportunamente accomunati in modo da evidenziare la realtà dell’arte contemporanea, che è appunto, dacché gli artisti, avendo perduto la loro organicità con la società per cui operavano su commissione, sono diventati committenti di se stessi, determinando quella frantumazione del linguaggio e degli stili che dal secolo scorso è incessantemente proliferata. Lo scopo di ciascuna mostra è appunto di offrire un piccolo saggio della dialettica di questa frantumazione ed assieme a questo di dare visibilità agli artisti che oggi, nonostante tutto, operano e continuano a lavorare. Non secondariamente avviare, attraverso il linguaggio delle immagini, il senso dell’urgenza di una presa di coscienza, verso un cambiamento di paradigma, più idoneo al rispetto della vita e della cultura.
Cemento e spiaggia foto di Valter Sambucini 2019

 Con il protrarsi della semi-clausura e con la percezione del tempo stranamente dilatato, abbiamo l’occasione di riflettere sui valori e i dolori di una situazione di disagio, evidenziata dal malessere psicologico di molti, anche di quelli che non sono ancora malati e forse non lo saranno mai, che resistono chiusi in casa ma aperti sui social, attivando una resilienza che per ora non ha voce. Difficile se non impossibile, da parte dei semplici volenterosi, prestare per il momento opere di soccorso fisico ad altri. La paura corre ancora per le strade e l’ultima provocazione crudele del virus, è stata quella di farci constatare che non sono mai state così pulite e vuote, ad eccezione di animali spaesati, già abituati a convivere con noi nelle città, ma clandestinamente (avendo noi distrutto i loro habitat naturali) che vi si aggirano ora ormai indisturbati, forse per la prima volta pacificati con gli esseri umani, dai tempi mitici dell’Eden.

Se c’è un’Anima del Mondo e noi ne facciamo parte, allora ciò che accade nell’anima esterna accade anche a noi. L’estinzione degli animali, come quella delle piante, è una sofferenza insita nel mondo. Noi siamo parte dell’anima mundi e intimamente soffriamo della sofferenza che vi si sta producendo … (James Hillman)

Se, nel nostro forzato auto isolamento sociale, vogliamo intanto capire meglio come e perché siamo arrivati a questo punto, si può visionare il sito RAI – Il virus è un boomeranghttps://www.raiplay.it/video/2020/03/Indovina-chi-viene-a-cea—Il-virus-e-un-boomerang-7f5b2b93-2b26-4a62-aed8-d312f6461f22.html

Piccolo Re incisione di Placido Scandurra-1974

Qualcosa cambierà si spera, anche perché a parte i crolli economici in taluni settori che cambiano tragicamente molti equilibri, ci siamo accorti finalmente che miliardi di virus ci minacciano a causa dei nostri comportamenti sconsiderati. Distruzione dell’ambiente e cambiamenti climatici prodotti, allevamenti intensivi con massiccio uso di antibiotici ed emorragica perdita di quella biodiversità che garantiva più sani equilibri, causando invece una serie di effetti collaterali su fattori biologici, tra questi il successivo adattamento dei patogeni e la loro maggiore diffusione territoriale. La dimostrazione è che il 75 per cento dei malanni che sono emersi nelle ultime decadi, sono stati zoonosi, ovvero trasmesse dagli animali selvatici all’uomo, passando attraverso animali di allevamento, a cominciare dalla famosa Spagnola.

Noi questi animali (di allevamento e/o selvatici) non li abbiamo mai veramente rispettati, ma li abbiamo solamente antropomorfizzati per designarli partner ideali dell’Antropocene, attori di film, fumetti ed immagini pubblicitarie. Abbiamo invece manipolato, torturato, segregato e mangiato gli animali veri, senza nemmeno preoccuparci se ciò comportava, non dico una sofferenza a loro, ma un pesante squilibrio ambientale e per la nostra salute. Memorabile l’encefalopatia spongiforme bovina detta anche “mucca pazza” o BSE.

Vorrei concludere citando la realizzazione di un Progetto a Torino (dal 2008), tutt’ora operante ed estremamente interessante dal punto di vista del recupero del territorio, ma soprattutto che sottolinea quanto l’arte e gli artisti possono contribuire a cambiare il paradigma di riferimento per interrompere questa assurda guerra alla Natura che ci trova ancora una volta protagonisti.

Il nostro giornale se n’è occupato in varie occasioni, ma si può leggerne ancora l’articolo qui – https://www.dailygreen.it/the-god-trick-who-will-survive/

PAV Parco Arte Vivente panoramica

Si tratta del Progetto PAV, Parco d’Arte Vivente, un’ex area industriale di Torino (dove fino agli anni ’90 sorgeva la Framtek) è stata trasformata nel 2008 in un’area verde riservata ad iniziative legate all’ambiente, alla cultura ed al sociale, per merito ed impegno di alcuni artisti. L’Arte amplifica il suo potere di creare dialogo tra il visitatore, le opere e la Natura, in un spazio concepito per sperimentare nuove forme di sviluppo urbano. Qui si può vedere il Trefle dell’artista Dominique Gonzalez-Foerster, un grande quadrifoglio di siepi scavato all’interno del terreno e circondato da un percorso pedonale.

PAV – Parco Arte Vivente – Centro sperimentale d’arte contemporanea – via Giordano Bruno 31 Torino, +39-011-3182235 – www.parcoartevivente.it

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Carla Guidi
CARLA GUIDI – www.carlaguidi-oikoslogos.it Giornalista pubblicista, iscritta ODG Lazio, ha collaborato per più di 10 anni con il settimanale (in cartaceo) “Telesport”, adesso collabora con alcune testate e riviste periodiche online, tra queste “Abitare a Roma”, “ll Paese delle donne”, “Lazio ieri ed oggi”, “About Art online” e “Daily Green” ove è in redazione. Conseguito il diploma superiore di Accademia di Belle Arti di Roma, sezione pittura (tenuto dal maestro Gentilini), è docente di Disegno e Storia dell’Arte nelle scuole pubbliche, medie superiori. Si è occupata di Computer Art dal 1981 e sue immagini sono state pubblicate nel volume Computer image di Mauro Salvemini (Jackson Libri, 1985). Ha gestito la Galleria d’Arte “5x5” in via Garibaldi in Trastevere negli anni ’70/’80 insieme a Rinaldo Funari ed ha organizzato varie mostre, manifestazioni e convegni anche presso istituzioni come la Casa delle Donne, la Casa della Memoria e della Storia di Roma, alcune Biblioteche comunali di Roma ed un Convegno di sociologia a Bagni di Lucca. Dal 1975 si è avvicinata alla psicoanalisi e dal 1982 è stata accettata dalla Società italiana di psicodramma analitico – SIPSA in qualità di membro titolare. In seguito ad una formazione quinquennale con trainer internazionali, ha svolto attività di collaborazione presso la Società Medica italiana di Analisi Bioenergetica SMIAB ed è divenuta membro titolare dell’International Institute for Bioenergetic analisys di New York, rimanendo iscritta fino al 1995. Attualmente è stata invitata più volte a relazionare in Convegni Nazionali ANS alla Facoltà di Scienze Politiche, Sociologia e Comunicazione. Ha scritto alcuni libri sulla memoria storica quali Operazione balena - Unternehmen Walfisch sul rastrellamento nazista del 17 aprile 1944 al Quadraro, giunto alla sua terza edizione (Edilazio, Roma 2013); Un ragazzo chiamato Anzio sulle vicende dello sbarco alleato del 1944, alla sua seconda edizione (A. Sacco, Roma 2013); Estetica anestetica - Il corpo, l’estetica e l’immaginario nell’Italia del Boom economico e verso gli anni di Piombo (Robin Edizioni, Torino 2018). Sempre per Robin Edizioni nel 2019 ha pubblicato il libro socio-fotografico in collaborazione con Valter Sambucini e con la presentazione di Franco Ferrarotti, Città reali, città immaginarie - Migrazioni e metamorfosi creative nelle società nell’Antropocene tra informatizzazione ed iper/urbanizzazione, con i contributi del giornalista e sociologo Pietro Zocconali, Presidente A.N.S, dello storico dell’arte Giorgio Di Genova, dello scrittore Roberto Morassut e del Presidente dell’Ass. Etica Massimo De Simoni. Una sezione del libro approfondisce la grande diffusione della tecnica del tatuaggio, valutandone aspetti storici, sociologici ed artistici, con i contributi dello scrittore Eliseo Giuseppin ed una intervista all’artista Marco Manzo. Ha curato insieme allo storico dell’arte Giorgio Di Genova, l’esposizione online Quintetti d’arte dal 06/04/2020 al 31/08/2020, con una parte, Vetrina dell’invisibilità, dedicata agli artisti che hanno rappresentato visivamente la tragedia della pandemia. Di questo progetto nel 2021 è uscita l’edizione in cartaceo (Robin Edizioni, Torino). Appena uscito il libro - Lo sguardo della Sibilla. Dal Daimon all’Anima Mundi: la poetica di Placido Scandurra (Robin editore 2022) - http://www.robinedizioni.it/nuovo/lo-sguardo-della-sibilla. Al suo attivo anche alcune pubblicazioni di poesia su tematiche ambientali: Ha curato, insieme a Massimo De Simoni, l’antologia I poeti incontrano la Costituzione (Ediesse, 2017) -