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Rafael Nadal entra nella leggenda

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Rafael Nadal

Nessun evento da anticiparvi questa settimana, solo dedicare alcune parole a un’atleta che sta facendo nel proprio sport, il tennis, la storia. Il suo nome è Rafael Nadal, lo spagnolo di ventisette anni che, appena qualche giorno fa, è riuscito nella leggendaria impresa di aggiudicarsi per l’ottava volta la finale del Roland Garros alzando al cielo, tra la commozione degli spettatori presenti, l’ambitissima Coppa dei Moschettieri.

Rafael Nadal, un campione assoluto

Nessuno meglio di lui, nessuno come lui: ormai lontano anche l’indimenticabile e grande Bjorn Borg con le sue sole, si fa per dire, sei vittorie, l’ultima nel 1974. Che male ci sarebbe allora nel considerare quella “terra rossa parigina”, così tanto sognata e amata da tutti i tennisti, anche un po’ la sua: e chissà che in futuro non lo diventi sempre un pochino di più vista la concreta possibilità di incrementare l’attuale record con tanti altri successi, in fondo l’eta è ancor piuttosto “tenera”.

Di nuovo alla conquista di Wimbledon

Che sia allora, almeno fino a quando non gli verrà tolto lo scettro di re indiscusso, la “terra di Nadal“. E Rafael se lo merita perché, che se ne apprezzi o meno lo stile di gioco, resta un campione assoluto, per bravura, potenza, velocità, tenuta, equilibrio e tenacia. Non dimentichiamoci, infatti, che il maiorchino è tornato sul circuito proprio a febbraio dopo una lunga sosta di sette mesi dovuta a problemi alle ginocchia.

E da febbraio a oggi il suo recupero è stato un cammino assolutamente straordinario e unico con ben 43 vittorie e 2 sole sconfitte: gli unici a riuscire nell’impresa di batterlo Horacio Zeballos, nel torneo di esordio a Vine del Mar, e Novak Djokovic in quello di Montecarlo. Chi conosce Rafael Nadal già sa, però, che lo spagnolo non avrà alcuna voglia di sedersi sugli allori: obiettivo prossimo futuro riprendersi il trono del ranking mondiale puntando alla conquista di Wimbledon, torneo vinto, tra l’altro, già due volte, nel 2008 e nel 2010.

Sebbene considerato all’inizio solo come uno specialista della terra battuta, Rafael Nadal ha saputo, infatti, adattarsi diventando competitivo su tutte le superfici, nessuna esclusa. Ennesima sfida alle porte, dunque, ma si sa, lui le sfide le ha sempre un po’ cercate, questione di adrenalina. Avversari avvisati…mezzi salvati.