Home Punti di vista Riccardo Rossi: «Il mio punto G? Detesto gli sprechi»

Riccardo Rossi: «Il mio punto G? Detesto gli sprechi»

SHARE
Riccardo Rossi

Quello che salta subito agli occhi quando lo incontri? La sua caratteristica? La simpatia. Banale. Troppo riduttivo. L’energia e la comunicativa di Riccardo Rossi quando parla (a voce alta) e si muove, è davvero travolgente, sembra essere inesauribile.

Lo vedi, ci parli e subito dipendi dalle sue battute, dalla sua ironia e da quella capacità innata di farti ridere di tutto, soprattutto delle cose brutte della vita. Riccardo è uomo di spettacolo, comico, musicista e attore, calzante e autoironico, capace di tenere la scena senza esitazioni e senza un attimo di sosta: erede diretto, ma non abbastanza valorizzato, della vera comicità italiana, sfegatato ammiratore di Sordi, Gassman e Luttazzi per citarne uno dei nostri tempi.

Riccardo è anche autore, in particolare è uno degli autori di Fiorello, il quale ha detto di lui e del suo modo di scrivere: “Il pubblico deve sapere che un comico ha diverse corde, questa è una delle corde di Riccardo Rossi: uno che riesce a scrivere così lo invidio”. La sua ispirazione nasce tutta dalla televisione e dal cinema, quello più propriamente italiano, più vicino alla nostra cultura e alla nostra natura più genuina.

Cinema, radio, programmi tv, fiction, pubblicità. Ma quanto lavori? Non ti fermi mai!

Ma no… veramente ho lavorato tantissimo in questi ultimi due tre anni, prima molto meno. Il fatto è che mi piace fare quello che faccio, m’interesso a molte cose, alla musica, alla lettura, ai film, ma in assoluto posso dire che il teatro è la mia dimensione preferita. La condizione “live” è quella in cui mi trovo meglio.

Comunque hai fatto davvero molte cose. Cosa vorresti fare che ancora non hai fatto?

Sogno uno show tutto mio, uno show importante e completo. Chissà, prima o poi…

Che consiglio ti senti di poter dare ai giovani che vogliono fare il tuo mestiere?

Innanzi tutto fare davvero quello che si ama. Se si è sicuri di voler intraprendere la carriera di attore o autore, la prima cosa è leggere libri, ascoltare musica, guardare film. E poi studiare, in Italia c’è Il centro sperimentale di cinematografia o l’accademia: la “cultura” in generale deve essere messa al primo posto sempre.

Raccontaci di te, della tua vita di tutti i giorni. Che tipo sei?

Sono uno tranquillo, forse un po’ metodico: il mio week-end ideale inizia con qualche commissione, spesa e poi cinema, ma rigorosamente al primo spettacolo. Poi di nuovo a casa: mi piace molto cucinare per gli amici e vedere un bel dvd. Sono un bravo cuoco ma prediligo la cucina semplice. Le ricette semplici sono quelle più difficili! Sembra un controsenso ma non lo è affatto! Poi per chiudere un week-end perfetto ci vuole una domenica piovosa!

Bene allora! Però vorremmo sapere di te cose che generalmente non si chiedono mai in una intervista. Sai cos’è la “greeneconomy”?

Sì, certo. Immagino sia tutto quello che è ecologico, sostenibile, biologico. Guarda che sono preparato! Io facevo la differenziata quando ancora non se ne conosceva nemmeno il significato. Ho sempre pensato… e adesso? Dove la metto la bottiglia vuota del vino? E le lampadine fulminate? Mica tutti lo sanno. Le lampadine non si buttano nel contenitore del vetro! Si mettono nell’indifferenziata! A scanso d’equivoci mi sono scaricato da internet il vademecum dell’Ama. Me lo sono stampato e se ho qualche dubbio vado a controllare. E adesso chiedimi dove metto i tappi di sughero?

Glielo chiedo ma mi scappa da ridere…

Li metto da parte e poi li do’ al portiere che ha la campagna e ci accende il fuoco! In più ti dico che non fumo sigarette ma la pipa che è più ecologica, non possiedo la macchina ma solo un motorino e quando devo fare degli spostamenti prendo il treno. Sono uno che ha molto rispetto per il bene comune e detesto gli sprechi. Accendo lo scaldabagno e uso l’acqua calda solo quando mi serve veramente. Sono così attento che l’acqua calda del boiler mi dura anche due giorni!

Arranco… la domanda che preferisco è quella sul “fare qualcosa di ecologicamente scorretto”, ma tengo accuratamente la bocca chiusa, credo che rischierei di fare una figuraccia.

Pensi che noi tutti (compresa la politica) facciamo abbastanza per la natura?

Penso che dovremmo essere più attenti. Ultimamente mi sono soffermato a pensare che nella mia palestra non hanno ancora istallato i rubinetti “a tempo” e io non sopporto quelli che tengono l’acqua aperta senza regole. Mi sono messo a strillare che era arrivato il momento di rimodernare. Chissà se mi ascolteranno! A proposito di politica, mi chiedo come mai mandiamo l’immondizia in Olanda e non abbiamo ancora capito che quello è un business! Prima o poi lo capiremo e le cose cambieranno. Un’ultima cosa…

Non c’è bisogno di fare domande, Riccardo fa tutto da solo e ascoltarlo è davvero un piacere.

Hai mai visto le pale eoliche? Sono fantastiche!

Sì certo, sono d’accordo, alcuni dicono che rovinano il panorama…

Vabbè ma allora i pali dell’elettricità secondo te sono belli? Io adoro le pale eoliche! Quando le vedo potrei anche avere un orgasmo! Ecco quello che dobbiamo fare, mettere pale eoliche dovunque!

Insomma, Riccardo potrebbe parlarti per ore senza mai farti annoiare, ma ad un certo punto si ricorda di avere la cena sul fuoco, così mi congedo con un pensiero: è sicuramente un interlocutore molto piacevole, preparato, gentile e disponibile e quindi che sia anche “green” è solo un altro punto a suo favore!