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Troyes (Francia), scoperta straordinaria tomba celtica

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Un team di archeologi dell’Istituto Nazionale di ricerche archeologiche francese, ha scoperto, a Lavau, comune francese situato nel dipartimento dell’Aube nella regione della Champagne-Ardenne, una straordinaria tomba principesca risalente all’inizio del V secolo a.C.
La sontuosa tomba del principe celtico contribuirà a far luce sugli scambi tra il mondo Celtico e quello Mediterraneo

Dopo la scoperta della tomba di Vix e il suo tesoro indimenticabile nel 1953 , gli archeologi dell’Istituto Nazionale per ricerche archeologiche preventive ( INRAP ) hanno ritrovato una tomba principesca del V sec. a.C., situata in un luogo utilizzato nel 1400/1300 aC per la sepoltura; la tomba contiene una serie di oggetti sontuosi che dimostra il potere acquisito dalla persona sepolta ed illustrando anche gli scambi verificatisi in quel periodo, tra le élite locali ed i greci.

Nella camera di sepoltura è stato rinvenuto un tumulo di 40 metri di diametro con al centro un carro da guerra proprio al fianco del defunto, insieme ad un calderone di bronzo di circa un metro di diametro. Il calderone in particolare, è decorato con teste di Acheloos sorprendenti: Acheloos è il più antico ed il più famoso degli dei fluviali greci, che nell’Iliade viene identificato addirittura con lo stesso Oceano. Nella straordinaria decorazione, otto teste di leonesse finemente rappresentate a decorare il bordo del vaso.
Gli esperti dell’INRAP sostengono che questo ritrovamento sarebbe l’opera di un artigiano Greco o dell’Italia meridionale

Oltre al calderone trovato collassato su se stesso, proprio come il cratere di Vix, gli archeologi hanno riportato alla luce un filtro in argento che si usava per filtrare il vino insaporito con spezie ed erbe aromatiche, tipico della Grecia ed anche un oinochoe (una sorta di “brocca” che vieniva utilizzata per servire la bevanda). La “brocca” possiede caratteristice molto importanti per gli archeologi: la figura nera disegnate sulla ceramica, rappresenta Dioniso sdraiato sotto una vite ed è decorata in oro, cosa non consueta. Questo dettaglio, come sostiene Dominique Garcia, presidente di INRAP, “indica che i Celti avevano attribuito alla brocca un valore inconsueto, proprio perchè rafforzata con l’oro. L’oggetto è stato probabilmente realizzato “su misura” per il suo proprietario.
Un ricco intermediario

Come è stato possibile che questo principe celtico abbia acquisito tanto potere? Per gli archeologi dell’INRAP, egli è stato un un intermediario tra l’Inghilterra, dove si trovavano i giacimenti delle materie prime e i mercanti greci. Situato sulla valle della Senna, Lavau e la sua regione sono in stati, in effetti, un luogo ideale per tali scambi. Il “dono” greco al principe celtico, rappresenta probabilmente la conferma del suo potere…

Più di due millenni dopo, questo “dono” aiuterà anche a comprendere meglio la storia della prima età del ferro celtica, cosa che rafforza la dimensione europea della scoperta di Lavau.