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Veneto: Agricoltura con fattorie sociali e filiera corta

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AGRICOLTURA: FATTORIE SOCIALI E FILIERA CORTA, ASSESSORE PAN A BRUXELLES PRESENTA PROGETTO VENETO DI INTEGRAZIONE URBANO-RURALE

 

“Le Regioni hanno la possibilità e gli strumenti per perseguire un riequilibrio del territorio, favorendo la competitività delle aree rurali e il decongestionamento delle aree urbane. Come? Sostenendo infrastrutture che uniscono aree agricole e aree urbane, investendo sul turismo ‘verde’ e promuovendo l’agricoltura sociale, l’integrazione tra agricoltura e turismo e la valorizzazione del territorio e del paesaggio”. E’ quanto ha spiegato l’assessore all’Agricoltura Giuseppe Pan a Bruxelles, intervenendo alla Settimana europea delle Regioni e delle Città, promossa dal Comitato delle Regioni. La Settimana, edizione 2015, mette a confronto 177 Regioni di 30 paesi sui temi dello sviluppo e dell’integrazione urbano-rurale, con l’obiettivo di mettere in rete i migliori progetti e le esperienze più valide che potranno beneficiare dei 351,8 miliardi di fondi strutturali che la Ue riserva alle politiche di coesione sociale a favore di regioni e città.

Il Veneto ha elaborato un progetto – ha spiegato l’assessore Pan – nel corso degli ultimi 4 anni, che punta intensificare la connessione tra aree urbane e aree rurali. Denominato Rurbance e finanziato con i fondi Fesr (Fondo europeo sviluppo regionale) all’interno del programma di cooperazione territoriale Spazio Alpino (Alpin Space), il progetto punta a diversificare il reddito rurale, a promuovere la filiera corta, e a riqualificare il proprio territorio in funzione turistica e culturale. Abbiamo candidato come area pilota Verona e le Valli veronesi, area pregiata e vocata alla viticoltura e all’olivocoltura, terra dell’Amarone e del Valpolicella. Il progetto, che coinvolge il dipartimento di Urbanistica e Agroambiente della Regione, i comuni di Verona, Grezzana, Negrar e Roverè, le università venete, e gli stakeholders del territorio, prevede la realizzazione di piste ciclabili, percorsi pedonali, collegamenti telematici tra amministrazioni pubbliche, la trasformazione delle aziende agricole in agrinidi e fattorie sociali, orti urbani, pratiche di ‘custodia del territorio’ e varie forme di filiera corta, come i farmer’s market per portare i prodotti direttamente dal campo alla tavola. E’ un progetto di connessione tra rurale e urbano che ha ottenuto a Bruxelles l’attenzione dei rappresentanti delle Regioni europee e che può fare scuola in Europa”.