Si chiama Wnt ed è un gene presente nella coda delle lucertole, proprio quel particolare gene che consente alla coda di ricrescere. Ora, gli scienziati hanno dimostrato che questo potrebbe essere adottato come interruttore per agire e riprogrammare le cellule e farle per così dire ricrescere anche nell’uomo. Una specie di gene dell’immortalità sotto esame dei ricercatori del Centre for Genomic Regulation (CRG) di Barcellona.
Grazie alle lucertole scoperto il gene del ringiovanimento
Questo particolare gene presente nelle lucertole ma anche nell’uomo produce una proteina che, a sua volta, riproduce una serie di geni come in una reazione a catena. Questa determina, per esempio, nelle rane ma anche nelle lucertole di far ricrescere le estremità dopo un’amputazione. Il fatto è che l’evoluzione ha agito negli esseri umani facendo sì che questa capacità non si sia sviluppata: ma le nostre cellule conservano il gene Wnt particolarmente importante non solo nello sviluppo cellulare ma anche nella stessa riprogrammazione delle cellule.
E’ proprio per questo motivo che gli scienziati hanno messo sotto la lente di ingradimento il gene Wnt. E’ così che si è scoperto che questo agisce in modo intermittente.
Il primo passo verso una nuova evoluzione
Tanto che questo – sostiene uno dei ricercatori – agisce in due fasi in modo diverso: inibendo il gene all’inizio del processo che consente di trasformare le cellule adulte in staminali pluripotenti indotte (le ‘Ips’ che nel 2012 sono valse il premio Nobel a John B. Gurdon e Shinya Yamakana) e attivandolo alla fine – concludono – siamo in grado di potenziare l’efficienza della riprogrammazione cellulare ottenendo un numero sempre maggiore di cellule pluripotenti”.
Potrebbe essere il primo passo verso nuove ed affascinanti scoperte che potrebbero aiutare la ricerca anche contro mali incurabili o perché no consentire all’uomo di ritrovare capacità insite ma mai sviluppate.
