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Il Mattone giusto per una libreria

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Il Mattone
Alcuni scaffali della libreria Il Mattone di Alessio Zambardi

Se state passeggiando per lo storico quartiere romano di Tor De’ Schiavi v’imbatterete sicuramente in uno dei negozi di libri più accoglienti di tutta la Capitale: la libreria indipendente Il Mattone, con le sue vivaci vetrine fornite di novità editoriali e di cospicue selezioni di libri usati. Esplorando gli scaffali, si possono trovare volumi di letteratura classica e contemporanea, testi di saggistica e di narrativa per i più piccoli. La libreria Il Mattone è anche un ottimo “salotto” dove poter consultare i libri prima di acquistarli e, soprattutto, dove poter chiedere un valido consiglio per poter operare una scelta accurata e soddisfacente. Per approfondire la conoscenza di questo caratteristico negozio, abbiamo fatto quattro chiacchiere proprio con il libraio e proprietario Alessio Zambardi.

Il Mattone, un’indipendente in periferia

Alessio, quand’è nata l’idea di aprire la libreria Il Mattone e come mai la decisione di avviarla nel quartier Tor De’ Schiavi?

Prima di tutto, ci tengo a dire che vengo da tutt’altro campo rispetto al mondo editoriale. Infatti, per formazione culturale, ho compiuto studi prettamente tecnici ma, per interesse personale, i libri hanno rivestito sempre, specie durante la mia prima gioventù, una grande passione. E proprio quest’amore verso i libri mi ha spinto inizialmente a lavorare in grandi librerie per maturare l’esperienza necessaria e, poi, a mettermi in proprio.

Il Mattone
Alessio Zambardi, proprietario de Il Mattone

La libreria Il Mattone ha aperto il 21 aprile 2007 e sono state delle circostanze fortunose a portarmi in questo quartiere della periferia romana. Quando ho iniziato le mie ricerche per trovare il locale più adatto, ho girato tutta Roma ma questo spazio era perfetto con le sue quattro vetrine ad angolo e con un’ampia superficie interna. Devo dire che questo posto si è rivelato ulteriormente azzeccato sia per motivi logistici in quanto ho vicinissimi importanti distributori e grossisti di libri e sia per una questione di territorio perché qui ho trovato una clientela che va da chi compra i libri di Antonella Clerici a clienti dal palato fino che cercano libri particolari.

Quali generi letterari ospiti dentro Il Mattone? I libri “green” trovano spazio tra i tuoi scaffali?

La libreria ha un taglio generalista, ho preferito non specializzarla solo in alcuni settori. Quindi è possibile trovare libri riguardanti la letteratura contemporanea e classica, la saggistica d’inchiesta e quella divulgativa mentre, con mio grande dispiacere, non ho ancora uno scaffale dedicato all’arte e all’architettura. Poi, ovviamente, ci sono testi di psicologia, filosofia e sociologia e una sezione particolare della libreria è dedicata ai libri su Roma.

Ovviamente, ho anche diversi libri “green”, specie sulla decrescita come il classico di Serge Latouche Come si esce dalla società dei consumi. Corsi e percorsi della decrescita e Meno e meglio. Decrescere per progredire di Maurizio Pallante così come il libro di Ernst Schumacher Piccolo è bello; per rimanere sempre in tema “green” anche Grandi opere. Le infrastrutture dell’assurdo di Marco Cedolin così come libri concernenti problemi ambientali locali (mondezza, discariche); testi come Atlante di flora e fauna del Mediterraneo di Egidio Trainito e Atlante di flora e fauna del Reef di Massimo Boyer, riguardanti la biodiversità e la conservazione delle specie marine. Aggiungerei poi, in tema di cucina, Il cucchiaio verde. La bibbia della cucina vegetariana un libro a cura di Walter Pedrotti, La rivoluzione della forchetta vegan. Una dieta di cibi vegetali può salvarti la vita. Con 125 gustose ricette di Gene Stone e sul tema del rapporto tra ambiente e salute OGM. I rischi per la salute di Jeffrey Smith.

Quali altre attività ospiti nella tua libreria?

Quando ho aperto Il Mattone, l’idea di evento che avevo in mente era legata alla tradizionale presentazione. Ma con l’andar del tempo mi son reso conto della difficoltà a far incuriosire le persone su un determinato libro per cui resto sempre disponibile a organizzare presentazioni ma a precise condizioni concordate con l’autore. Durante questi anni, Il Mattone ha ospitato eventi di altra natura come, ad esempio, diversi seminari sul tema della decrescita. In libreria hanno poi avuto luogo dei laboratori teatrali con i relativi saggi di fine corso e il teatro-cabaret con Stefano Vigilante, Marco Tullio Dentale e Serena Damiani. Specie con lei, nel corso dell’ultimo anno, abbiamo realizzato sia letture sul teatro e sia letture teatralizzate, ossia come rendere l’atmosfera adeguata della recitazione a teatro.

Altre due attività ci tengo poi a ricordare. La prima riguarda l’associazione Per una casa della Poesia ossia un gruppo di persone che scelgono mensilmente un poeta e ne leggono le poesie mentre la seconda, il Coro InCanto è un’iniziativa tutta al femminile, intergenerazionale e multirazziale di venticinque donne le quali eseguono canti tradizionali dedicati all’universo femminile in varie lingue straniere tra cui l’inglese, lo spagnolo e l’arabo. Provano in libreria tutti i sabati ed è un’iniziativa totalmente gratuita. Hanno tenuto diversi concerti in giro per Roma e questo grazie alla bravura e alla tenacia della loro direttrice, Paula Gallardo.

Crisi dell’editoria. Quanto ne risentono le librerie?

La crisi di vendite di libri si sente tantissimo e non solo sui testi compresi in una soglia di prezzo medio-alta ma anche su volumi a buon mercato. Io avverto la crisi soprattutto sotto due profili: da una parte il calo di acquisti, in termini quantitativi, dei cosiddetti lettori forti che, se prima acquistavano più di venti libri l’anno ora ne acquistano di meno, e dall’altra il fatto che diversi clienti, comprando meno ma desiderosi di soddisfare comunque il bisogno di leggere, si stanno orientando verso le biblioteche comunali. Pur calando le vendite, è tuttavia un bene perché lo stimolo a leggere è vivo. Ci sono poi altre considerazioni da fare come la guerra degli sconti operata dalle grandi catene di librerie che, per attrarre comunque clientela, va a danno delle librerie indipendenti e la politica riguardante le novità e le rese. Specie sulle nuove pubblicazioni, io non faccio particolare affidamento in quanto esiste una concorrenza scorretta operata sui prezzi dalla grande distribuzione. Per cui prendo certamente alcune copie delle più importanti novità ma solamente per le vendite occasionali mentre la mia politica libraria verte soprattutto sul catalogo e su un periodo più ampio dei canonici tre mesi. Per dirla in una battuta, costruisco gli scaffali della libreria mattone dopo mattone!

Progetti per il futuro de Il Mattone?

In realtà non ho grosse iniziative in cantiere in questo periodo. In generale, non l’ho mai fatto per un preciso modo di ragionare. Secondo me, è inutile lanciarsi in grandi progetti se poi non si hanno le risorse e le capacità di sostenerli e attuarli. Più che altro mi vengono delle idee durante il lavoro vero e proprio così com’è stato per le iniziative di cui ti ho detto. Ammetto, però, di essere particolarmente soddisfatto perché, dopo più di sei anni di attività, con la libreria Il Mattone, sono riuscito a realizzare ciò che pensavo.

La foto di Alessio Zambardi è tratta dal sito www.viadeiserpenti.it