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Parco della Madonnetta, che succede? Parla Ciabocco

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Madonnetta
Un'immagine del Parco della Madonnetta

Che la Capitale sia sprofondata in una fase di crisi politica ed amministrativa non è certo una novità. Quello che, tuttavia, dovrebbe scandalizzare l’opinione pubblica è lo stato di progressivo degrado di intere zone di Roma. Il Parco della Madonnetta, sito nel Municipio di Ostia, rappresenta, da questo punto di vista, un fulgido esempio di disinteresse dell’amministrazione pubblica e di indifferenza civica. Come mai si è arrivati a questa situazione? Dailygreen ha intervistato Andrea Ciabocco, ex concessionario del Parco della Madonnetta, per cercare di gettare una luce su questa desolante vicenda.

I Punti Verde Qualità sono stati istituiti nel 1995 durante la prima giunta Rutelli e il Parco della Madonnetta, con i suoi ventuno ettari di grandezza, era uno dei parchi più grandi di tutta la Capitale. Quali erano gli intenti del progetto originario e i suoi intenti operativi?

Il Parco della Madonnetta è diventato il quarto parco di Roma e lo spazio attrezzato più grande della Capitale poiché prima altro non era che un enorme spazio incolto con dei manufatti diroccati e abbandonati e non più di dieci alberi in tutto. Dopo l’aggiudicazione del bando, in pochi anni di lavoro si arrivò all’inaugurazione alla presenza del Sindaco di allora Walter Veltroni. In breve tempo divenne una gigantesca “agorà”, un’enorme piazza verde ad accesso completamente libero e fruibile con parco giochi, percorso attrezzato, tre aree cani, impianto sportivo e qualche migliaio di piante che nel tempo sono diventate degli alberi giganteschi.

Nel corso del quindicennio 1995-2010, quali sono state le iniziative più esemplari e popolari prese all’interno del Parco della Madonnetta?

Difficile ricordarle tutte. L’oramai famosa 24 ore di Mountain bike di Roma ebbe come primo percorso un ancora accennato Parco della Madonnetta; sei edizioni del Master Nazionale BNL di Tennis in Carrozzina; due Campionati Italiani di nuoto a squadre per Disabili; quattro edizioni del Lemon Bowl – torneo internazionale di tennis giovanile –, la Giornata dello sport Paralimpica e poi non ricordo più quante edizioni della Festa dell’Arcobaleno, le giornate di sport della comunità dello Sri Lanka, delle giornate multietniche.

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Andrea Ciabocco con l’ex Sindaco di Roma Ignazio Marino

Ancora oggi è in funzione l’orto didattico dei pazienti del Centro di Igiene Mentale di Ostia, molti dei quali hanno potuto inserirsi a livello lavorativo nelle nostre strutture.

Tuttavia, nel 2009 è cominciata la crisi della società concessionaria. Come mai? Vogliamo ripercorrere i momenti salienti?

Il Parco è stato costruito grazie a un autofinanziamento della Società Concessionaria e a dei mutui con la BCCR e il Credito Sportivo in virtù di una convenzione tra il Comune e le banche. Nel 2006 fu sostituita con una seconda convenzione ben più conveniente e da qui iniziano i problemi. Non si sa per quale ragione il Comune non passò alla seconda convenzione per la nostra società visto che era una delle poche ad aver realizzato il PVQ secondo le linee originarie del bando e ad averne tutti i requisiti. Inoltre la costruzione o la ristrutturazione di alcuni centri sportivi insistenti nel nostro bacino di utenza in occasione dei Mondiali di Nuoto del 2009 ha pesantemente inciso sulla nostra capacità economico-finanziaria. Poiché le nostre richieste di una revisione del piano economico-finanziario vennero totalmente inascoltate, fummo costretti a rivolgerci al Tar del Lazio che, seppur dichiarandosi incompetente, statui che la nostra era una concessione di lavori pubblici e che avevamo il diritto soggettivo al riequilibrio del piano economico-finanziario. Nonostante ciò, gli uffici comunali non hanno voluto sentire ragioni e si è arrivati alla revoca della concessione per morosità nel maggio del 2015 contro la quale è ancora pendente il giudizio al Tar del Lazio.

Il 30 marzo scorso è stata calendarizzata la discussione in Campidoglio della delibera di iniziativa popolare sul Parco della Madonnetta, sottoscritta da 12.000 persone. Quale l’esito? Ci sono stati passi ulteriori?

Purtroppo l’atteggiamento degli uffici comunali ha condizionato il voto dell’aula che ha bocciato la delibera e che sarebbe stata risolutiva del problema. Nonostante ciò nello stesso giorno è passato un ordine del giorno all’unanimità che impegna l’amministrazione a trovare una soluzione bonaria nei contenziosi come il nostro.

Recentemente sono avvenuti ignobili atti di vandalismo nella palestra del Parco della Madonnetta. Senza dubbio, un punto molto basso dal punto di vista civico. Come cercare di risollevare la situazione?

Per quanto riguardo il degrado nel quale è sprofondato il centro sportivo e purtroppo anche altre strutture del parco non c’è soluzione. Non bisognava arrivare a questo.

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Il doloroso incendio che ha recentemente devastato la palestra del Parco della Madonnetta

Il Comune mi ha allontanato dalla gestione senza riprendere in possesso le strutture e il degrado è stato la naturale conseguenza nella più totale indifferenza della maggior parte dei fruitori del parco. Le strutture riprenderanno vita solo quando si risolverà il problema generale del PVQ. Chi pagherà i danni del malgoverno? Questo sono molto curioso di saperlo.

Andrea, un tuo parere sulle prossime elezioni amministrative del X municipio di Ostia. Cosa speri possa scaturire da questo voto dopo il lungo periodo di commissariamento?

Per il parco assolutamente nulla se non la speranza di avere un’amministrazione che cerchi di approfondire, di comprendere le vere ragioni che hanno portato alla situazione attuale. La politica negli anni è stata sempre molto vicina a parole al parco ma nulla ha potuto contro l’inettitudine della burocrazia capitolina.