Si tratta di un nuovo tipo di plastica completamente riciclabile. L’hanno scoperta quasi per caso i ricercatori dell’IBM’s Almaden Research Center in California. La scoperta, riportata sulla rivista Science, è dovuta, a quanto pare, ad un vero e proprio errore di laboratorio, in sostanza determinato da un’accidentale dimenticanza di un componente in una delle reazioni che si stavano studiando.
La nuova plastica riciclabile, una scoperta quasi per caso
Proprio la mancanza di questo componente, però, ha portato ad una nuova eccezionale scoperta: la nuova plastica termoindurente venuta alla luce era, infatti, completamente riciclabile ed anche super duttile. Il pezzo di plastica da laboratorio si è poi rivelato anche resistente, stabile, insomma utilizzabile per infiniti usi con un’unica grande particolarità: è completamente riciclabile e riutilizzabile.
Una scoperta unica che, secondo i ricercatori, potrebbe portare anche alla costruzione di nuove vetture, aerei, componenti elettronici non solo più economici ma soprattutto più ecologici.
Fino ad ora i materiali termoindurenti non sono mai stati riciclabili
Fino ad ora i materiali cosiddetti termoindurenti come la bachelite non erano mai stati riciclabili. Questa nuova classe di plastiche, da poco scoperte, invece, lo è e in un immediato futuro utilizzata per gli scopi più sporadici, potrebbe anche contribuire a ridurre l’annoso problema dei rifiuti da smaltire.
“Questa straordinaria capacità della nuova plastica ha un grandissimo pregio: quello di far risparmiare un enorme quantità di denaro ma anche, anzi soprattutto, di contribuire al rispetto dell’ambiente e alla riduzione di rifiuti sul Pianeta”.
