Home C'era una volta Un maschio alla batteria delle Slits? Pazienza!

Un maschio alla batteria delle Slits? Pazienza!

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Il 19 ottobre 1978 le Slits, una delle più amate band interamente femminili del punk britannico, restano senza batterista. Se ne va, infatti, la spagnola Palm Olive, che fino a quel momento s’è occupata di tamburi, piatti, rullante e charleston.

Ari Up, giovanissima leader

Tocca alla sedicenne cantante Ari Up, all’anagrafe Arianna Foster, tentare di risolvere un problema che rischia di chiudere la breve storia del gruppo. Nonostante la giovane età è lei la leader della band che ha formato nel 1976, quando aveva solo quattordici anni, con Palm Olive, la chitarrista Kate Korus e la bassista Suzy Gutsy. Provocatorie e aggressive le Slits sono ormai uno dei gruppi di culto della scena punk di quel periodo, alla pari con i Sex Pistols o i Clash. La defezione di un componente è, in genere, un problema facilmente risolvibile per qualunque gruppo, ma non per le Slits. Innanzitutto perché non sono molte le donne che suonano la batteria e poi perché nessuna di quelle in circolazione se la sente di entrare a far parte di una band divenuta famosa per la sua carica provocatoria. D’altra parte il gruppo non può permettersi di aspettare molto tempo, perché già nella settimana successiva ha in programma una serie di esibizioni che prevedono il pagamento di una penale in caso di rinuncia.

Il sostituto c’è ma è un maschio

Il sostituto ci sarebbe, ma è un maschio. È Budgie, il batterista degli Spitfire Boys. Il ragazzo, disposto a unirsi immediatamente alle Slits, conosce a memoria le loro canzoni e supera brillantemente il provino cui viene sottoposto. Nonostante ciò non è facile da digerire per le tre fondatrici l’idea che un uomo “contamini” una band che ha tra gli elementi principali della sua immagine quello di essere interamente femminile. In più il nome Slits (fessure) è equivoco e ammiccante al limite della volgarità solo se le componenti del gruppo sono donne, altrimenti diventa un nome come un altro. D’altra parte non c’è scelta. O si accetta il batterista maschio o si chiude. Mentre le sue due compagne stanno ancora arrovellandosi sul problema, Ari Up, come al solito la più decisa del gruppo, taglia corto e annuncia alla stampa che la storia delle Slits continuerà anche dopo la fuga di Palm Olive. «La batteria? Non è più un problema, il nostro gruppo ha già un nuovo elemento. Sa suonare e garantisce continuità al nostro lavoro. Purtroppo è un maschio. Pazienza, in giro non c’è altro…».

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Gianni Lucini
Scrivere è il mio principale mestiere, comunicare una specializzazione acquisita sul campo. Oltre che per comunicare scrivo anche per il teatro (tanto), il cinema e la TV. È difficile raccontare un'esperienza lunga una vita. Negli anni Settanta ho vissuto la mia prima solida esperienza giornalistica nel settimanale torinese "Nuovasocietà" e alla fine di quel decennio mi sono fatto le ossa nella difficile arte di addetto stampa in un campo complesso come quello degli eventi speciali e dei tour musicali. Ho collaborato con un'infinità di riviste, alcune le ho anche dirette e altre le dirigo ancora. Ho organizzato Uffici Stampa per eventi, manifestazioni e campagne. Ho formato decine di persone oggi impegnate con successo nel settore del giornalismo e della comunicazione. Ho scritto e sceneggiato spot e videogiochi. Come responsabile di campagne di immagine e di comunicazione ho operato anche al di fuori dei confini nazionali arrivando fino in Asia e in America Latina. Dal 1999 al 2007 mi sono occupato di storia e critica musicale sul quotidiano "Liberazione".