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40 milioni di alberi per salvare il Gange

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Il premier indiano Narendra Modi, devoto della “madre Ganga”, il fiume sacro Gange, ha promesso al popolo la sua bonifica entro il 2018 con un nuovo un progetto di risanamento che passerà per la messa a dimora di 40 milioni di alberi sulle sue sponde nei prossimi 5 anni.

Il Gange, un fiume sacro e inquinatissimo

Le cause dell’inquinamento del Gange sono molteplici e non solo per gli scarichi fognari delle industrie che sversano rifiuti senza controllo nelle sue acque, ma anche per le cremazioni che avvengono senza sosta sulle sue sponde.

Una dura lotta per gli ambientalisti che denunciano la presenza nel fiume di metalli pesanti, colibatteri e sostanze velenose e si battono strenuamente da anni, per far sì che il fiume venga definitivamente bonificato.

Il premier indiano Naredra Modi, dopo le promesse di un impegno per ripulire le sue acque entro il 2018, ha annunciato l’intenzione  di piantare sulle sue sponde, 40 milioni di alberi nei prossimi cinque anni ed inaugurare così un vero piano di bonifica del bacino fluviale.

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La notizia arriva dall’agenzia di stampa del governo indiano ed è stata annunciata ieri alla presentazione della relazione tecnica del progetto (Dpr) direttamente dal ministro delle Risorse Idriche Uma Bharati, il quale ha sottolineato l’importanza della vegetazione per ripristinare l’ecosistema fluviale.

In particolare, si pianteranno specie di alberi tipici dell’Himalaya: “Le acque del Gange – dice il ministro – hanno una proprietà auto purificante speciale chiamata ‘Brahmadrav‘ che è dovuta alla presenza di specie arboree himalayane”. La riforestazione non sarà la sola iniziativa per una concreta riabilitazione del fiume, ma ci si concentrerà anche sulla costruzione di depuratori fognari.

Il ministro dell’Ambiente Prakash Javadekar, anch’egli presente alla cerimonia di presentazione, ha aggiunto che è assolutamente necessario ripiantare le foreste “come erano 200 anni fa” così da fare in modo che le acque tornino a essere potabili e finalmente si arresti l’erosione del suolo.

Nella bonifica del Gange anche la Banca Mondiale

La bonifica del Gange è uno dei punti prioritari nell’agenda del premier Narendra Modi: il progetto di risanamento è tra le opere inserite nella legge di bilancio 2014-2015 e a finanziarlo sarà anche Banca Mondiale con un contributo di un miliardo di dollari.

Anche il Giappone ha promesso di dedicare al recupero ambientale del fiume (lungo 2.500 chilometri) una parte del totale dei 34 miliardi di dollari di investimenti in infrastrutture stanziati in India nei prossimi cinque anni.