Home C'era una volta La televisione a colori? Un pericolo per l’economia

La televisione a colori? Un pericolo per l’economia

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Il 24 febbraio 1977 hanno ufficialmente inizio le trasmissioni a colori della RAI che fino a quel momento venivano diffuse in bianco e nero.

La contrarietà di La Malfa

La decisione di dare il via alla programmazione a colori ha trovato a lungo un feroce oppositore in Ugo La Malfa. Il segretario del Partito Repubblicano infatti teme un rilancio dei consumi in tempi in cui, a suo parere, sarebbe prioritario il contenimento dell’inflazione.

Si potrebbe farne a meno per un po’…

Secondo l’esponente politico l’Italia dovrebbe prevedere un periodo di sacrifici per contenere il debito verso l’estero in una fase in cui la bilancia dei pagamenti è fortemente in passivo. In fondo, pensava La Malfa, la televisione a colori era un genere voluttuario di cui si sarebbe potuto fare tranquillamente a meno ancora per un po’…

 

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Gianni Lucini
Scrivere è il mio principale mestiere, comunicare una specializzazione acquisita sul campo. Oltre che per comunicare scrivo anche per il teatro (tanto), il cinema e la TV. È difficile raccontare un'esperienza lunga una vita. Negli anni Settanta ho vissuto la mia prima solida esperienza giornalistica nel settimanale torinese "Nuovasocietà" e alla fine di quel decennio mi sono fatto le ossa nella difficile arte di addetto stampa in un campo complesso come quello degli eventi speciali e dei tour musicali. Ho collaborato con un'infinità di riviste, alcune le ho anche dirette e altre le dirigo ancora. Ho organizzato Uffici Stampa per eventi, manifestazioni e campagne. Ho formato decine di persone oggi impegnate con successo nel settore del giornalismo e della comunicazione. Ho scritto e sceneggiato spot e videogiochi. Come responsabile di campagne di immagine e di comunicazione ho operato anche al di fuori dei confini nazionali arrivando fino in Asia e in America Latina. Dal 1999 al 2007 mi sono occupato di storia e critica musicale sul quotidiano "Liberazione".