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A Cuba un porto green

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Il porto cubano di Mariel, a una cinquantina di chilometri dall’Avana, rappresenta una rivoluzione nel mondo degli affari dell’isola. Sarà un porto green.

Un progetto che va avanti ormai da tempo e doveil governo di Raul Castro ha inaugurato un ufficio che si occuperà di gestire gli investimenti stranieri interessati a fare ‘business’ nel nuovo mega porto: un’area di 465 km quadrati dove sono previste agevolazioni fiscali e servizi per le imprese, cubane e straniere.

A giocare un ruolo importante nel futuro di Mariel soprattutto la collocazione geografica in linea con il Canale di Panama ed il suo traffico di container. Un ruolo perfettamente in linea con la strategia delle autorità cubane che mirano a aumentare le esportazioni, diminuire l’import, rafforzare l’industria e dare spazio a tecnologie in linea con il rispetto dell’ambiente.

Dietro il ‘progetto Mariel’ c’è soprattutto il Brasile, che ha già investito circa 900 milioni di dollari. E in prima linea c’è il gruppo Odebrecht, il colosso dell’engineering e l’edilizia del paese sudamericano. A gennaio e’ in programma l’inaugurazione di una prima parte del gigantesco progetto, e cioè di un molo e di un terminal per container, alla quale è prevista la presenza della presidente brasiliana Dilma Rousseff.

La fine dei lavori è prevista nel 2022.

Fonte: Ansa