Home C'era una volta A Villa Literno uccidono Jerry Essan Maslo

A Villa Literno uccidono Jerry Essan Maslo

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Il 24 agosto 1989 a Villa Literno, in provincia di Caserta, un gruppo di persone incappucciate e armate assale una baracca-dormitorio che ospita molti lavoratori africani, tutti occupati nelle imprese della zona, in prevalenza agricole.

Militante antiapartheid

Il “commando” razzista sorprende le sue vittime nel sonno e colpisce per uccidere. Gli africani cercano di sottrarsi ai colpi con la fuga ma uno di loro, il giovane sudafricano Jerry Essan Maslo viene assassinato. Militante antiapartheid era fuggito dal suo paese per non dover più affrontare problemi di discriminazione razziale.

Noi non esistiamo

Poco tempo prima di morire aveva dichiarato a un giornalista: “Pensavo di trovare in Italia uno spazio di vita, una ventata di civiltà, un’accoglienza che mi permettesse di vivere in pace e di coltivare il sogno di un domani senza barriere né pregiudizi. Invece sono deluso. Avere la pelle nera in questo paese è un limite alla convivenza civile. Il razzismo c’è anche qui: è fatto di prepotenze, di soprusi, di violenze quotidiane con chi non chiede altro che solidarietà e rispetto. Noi del terzo mondo stiamo contribuendo allo sviluppo del vostro paese, ma sembra che ciò non abbia alcun peso. Prima o poi qualcuno di noi verrà ammazzato ed allora ci si accorgerà che esistiamo.”

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Gianni Lucini
Scrivere è il mio principale mestiere, comunicare una specializzazione acquisita sul campo. Oltre che per comunicare scrivo anche per il teatro (tanto), il cinema e la TV. È difficile raccontare un'esperienza lunga una vita. Negli anni Settanta ho vissuto la mia prima solida esperienza giornalistica nel settimanale torinese "Nuovasocietà" e alla fine di quel decennio mi sono fatto le ossa nella difficile arte di addetto stampa in un campo complesso come quello degli eventi speciali e dei tour musicali. Ho collaborato con un'infinità di riviste, alcune le ho anche dirette e altre le dirigo ancora. Ho organizzato Uffici Stampa per eventi, manifestazioni e campagne. Ho formato decine di persone oggi impegnate con successo nel settore del giornalismo e della comunicazione. Ho scritto e sceneggiato spot e videogiochi. Come responsabile di campagne di immagine e di comunicazione ho operato anche al di fuori dei confini nazionali arrivando fino in Asia e in America Latina. Dal 1999 al 2007 mi sono occupato di storia e critica musicale sul quotidiano "Liberazione".

3 COMMENTS

  1. Buongiorno sig. Gianni Lucini sono il sig. Di Fraia Raffaele nato e vissuto a Villa Literno per tanto tempo (io ero li all’epoca di quell’efferato delitto – mi scusi lei dov’era?), trasferitomi al nord per motivi di lavoro dove tuttora vivo. Stamattina leggendo casertanews online mi sono imbattuto in un articolo a sua firma su dailygreen dal titolo A VILLA LITERNO UCCIDONO JERRY ESSAN MASLO.
    Lei definisce quattro balordi dell’epoca tra cui un minorenne (IL COMMANDO RAZZISTA) quando questo delitto non è stato certamente commesso per motivi razziali.
    Io non conosco le sue fonti (ma le mie si) la invito a leggersi gli atti processuali dai quali si evince che si trattò di un tentativo di rapina a mano armata sfociata tragicamente in omicidio.
    Per la morte di Masslo, nel luglio del 1991, sono stati condannati in via definitiva dalla Corte d’Assise di Appello Giovanni Florio (a 18 anni), Giuseppe Caputo a 14, Michele Lo Sapio a 13. Salvatore Caputo, il quarto appartenente alla banda, all’epoca dei fatti ancora minorenne, fu condannato a 12 anni dal Tribunale dei Minori.

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