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Approvato l’aiuto UE alla Tunisia: più importazioni di olio d’oliva

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Approvato l’aiuto UE alla Tunisia: più importazioni di olio d’oliva “duty-free”, ma con salvaguardie

Per contribuire a rafforzare l’economia tunisina, duramente colpita nel 2015 da attacchi terroristici, i deputati hanno approvato la proposta di un piano di emergenza dell’UE per importare 70 mila tonnellate extra di olive tunisine “duty-free” per il 2016 e il 2017. I deputati hanno emendato il testo affinché la Commissione presenti una valutazione di medio termine e modifichi tali misure, nel caso dovessero danneggiare i produttori di olio d’oliva dell’UE.
In una risoluzione separata, anch’essa votata giovedì, i deputati hanno sostenuto i negoziati avviati recentemente per creare una zona di libero scambio con la Tunisia.

Il Parlamento europeo ha sostenuto la misura d’emergenza di sostegno all’economia della Tunisia con 475 voti a favore, 126 contrari e 35 astensioni. La misura prevede importi di olio d’oliva nell’Unione per 35.000 tonnellate all’anno a dazio zero per due anni (2016 e 2017).

“La Tunisia ha fatto molta strada dalla Primavera araba, come uno dei pochi Paesi che ha davvero raggiunto una transizione democratica. La Tunisia è stata il bersaglio di attacchi terroristici proprio perché è sulla strada per il consolidamento della propria democrazia. Questi attacchi hanno avuto un terribile impatto sul settore turistico e sull’economia in generale, in un periodo di grave crisi economica. Vogliamo che la Tunisia ce la faccia e dobbiamo aiutarla con misure concrete che promuovano subito la sua economia”, ha affermato la relatrice Marielle de Sarnez (ALDE, FR), nel dibattito prima del voto.

Misure correttive, se necessarie

Le preoccupazioni espresse dalle regioni produttrici di olio d’oliva nell’UE hanno portato i deputati a proporre alcune “misure correttive” nel medio termine, qualora l’equilibrio del mercato UE fosse turbato e il settore fosse colpito duramente.

In particolare, i deputati hanno emendato il testo introducendo l’obbligo di tracciabilità delle merci, affinché i dazi zero si applichino solo all’olio d’oliva effettivamente prodotto in Tunisia, e cancellando la possibilità di prolungare le misure d’emergenza oltre il periodo deciso di due anni. Inoltre, il parlamento ha inserito la richiesta alla Commissione di presentare una valutazione intermedia sull’impatto sul mercato UE.

Italia uno dei massimi importatori di olio d’oliva nell’UE

Fra i paesi UE, l’Italia è uno dei maggiori importatori di olio d’oliva, come confermano sia i dati per il periodo2014/2015, sia le stime per il 2015/2016. In particolare, le stime sulla produzione nazionale di olio d’oliva per il 2015/2016 parlano di 445.000 tonnellate, a fronte di un consumo stimato, per lo stesso periodo, di 592.794.

Nuovo accordo commerciale

In una risoluzione separata, anch’essa votata giovedì, i deputati accolgono con favore i negoziati per la creazione di una zona di libero scambio con la Tunisia lanciata lo scorso ottobre e hanno posto l’accento sulle difficoltà economiche affrontate dalla Tunisia dopo gli attacchi terroristici che hanno portato al collasso del turismo nel 2015. Loro chiedono un accordo “progressivo e asimmetrico” per “contribuire alla stabilità della Tunisia, al consolidamento della sua democrazia e al rilancio della sua economia”.

Olio d’oliva settore strategico per la Tunisia

L’olio d’oliva rappresenta il principale prodotto agricolo esportato dalla Tunisia verso l’Unione. Il settore dell’olio d’oliva in Tunisia impiega direttamente e indirettamente più di un milione di persone, ossia circa un quinto dell’occupazione agricola nazionale.

In base ai precedenti accordi commerciali con l’UE, la Tunisia già beneficia di una quota pari a 56.700 tonnellate a dazio zero per l’olio d’oliva vergine. Nel 2014/2015, le esportazioni di olio d’oliva tunisino verso l’UE hanno raggiunto la cifra di 145.200 tonnellate (compresi i volumi soggetti al duty free e le importazioni normali). Nel 2013/2014, sono stati dell’ordine di 32.000 tonnellate e 111.400 tonnellate per 2012/2013.

La quota extra di 35.000 tonnellate si applicherebbe una volta che la normale quota annuale sia esaurita, mantenendo quindi le importazioni di olio d’oliva all’interno dell’attuale volume.

Produzione olio d’oliva in tonnellate (cifre del 2014/2015) Fonte: Eurostat, DG AGRI e Consiglio oleicolo internazionale 

Dati per il periodo 2014/2015 (stime, il margine di errore può essere compreso tra il 10 e il 12 %)
Unione Europea  1 430 800
Spagna 835 000
Italia 220 000
Francia 1500
Grecia 300 000
Portogallo 64 200
Tunisia 260 000

Prossime tappe

Per le quote di emergenza: il testo è stato inviato alla commissione commercio internazionale del PE per avviare i negoziati con il Consiglio sul testo finale.

Per accordo commerciale globale e approfondita con la Tunisia: i colloqui sono stati aperti nel mese di ottobre del 2015.