Home Green in Action Boschi Vivi alla Triennale di Milano

Boschi Vivi alla Triennale di Milano

SHARE
boschi vivi

Boschi Vivi è fra le 36 pratiche innovative selezionate per la mostra “Comunità Italia” presso La Triennale di Milano.

Boschi Vivi, tra le pratiche innovative

Boschi Vivi è un attività che integra i servizi cimiteriali con quelli forestali nel rispetto della persona, del territorio e della Natura. Un’alternativa al tradizionale sistema cimiteriale unica in Italia, che permette di interrare le ceneri in area boschiva attraverso urne biodegradabili. Si configura come attività no-profit in cui i proventi dell’attività cimiteriale sostengono la parte forestale, coprendone i costi di gestione e permettendo di investire in progetti di salvaguardia di aree boschive, anche in aree dove l’attività non opera con gli interramenti.

Boschi Vivi, per una gestione integrata del territorio

Boschi Vivi crea una gestione integrata del territorio tramite una rete di soggetti privati e pubblici solida e affiatata che -attraverso un’offerta di servizi sicura, coerente e in totale trasparenza- è in grado di trasmettere ai cittadini i valori di equità nell’accesso al servizio cimiteriale, multifunzionalità, resilienza e adattamento nel metodo di gestione forestale, interculturalità e dialogo tra religioni e ideologie differenti, microimprenditorialità locale e presidio capillare del territorio.

Boschi Vivi, un progetto per le aree rurali

Il progetto risponde a problemi ambientali legati ad abbandono di aree rurali boschive e conseguente dissesto idrogeologico, e collega la manutenzione boschiva ad un servizio -quello cimiteriale- necessario, che ha l’opportunità di essere ri-concepito secondo schemi strategici di reale sostenibilità ambientale, sociale ed economica. Così facendo Boschi Vivi genera un netto miglioramento della qualità della vita, in un’ottica di multifunzionalità delle aree boschive.

Boschi Vivi diminuisce il costo di gestione dei boschi

Per la società il grande vantaggio è dato dalla presenza di persone qualificate che lavorano costantemente alla prevenzione del rischio ambientale, oltre ad un ampliamento qualitativo dell’offerta cimiteriale. Per la comunità locale ci sono opportunità di lavoro in ogni bosco in cui l’organizzazione attua il progetto. Per i proprietari -che possono essere pubblici o privati- aderire al progetto Boschi Vivi vuol dire diminuire i costi di gestione dei propri boschi.

L’area geografica di riferimento nella prima fase l’Italia del Nord

L’area geografica di riferimento è, almeno nella prima fase, l’Italia del Nord con una particolare attenzione ai bacini di utenza collocati in corrispondenza di grandi aree metropolitane. Da luglio 2015 è in atto un processo di coinvolgimento di soggetti pubblici e privati per attivare partnership e per l’individuazione del primo bosco in cui cominciare l’attività.

Boschi Vivi è stata recentemente selezionata tra le pratiche “Segnali di Futuro”, sezione speciale della Mostra “Comunità Italia. Architettura, città e paesaggio dal dopoguerra al 2000”.

Boschi Vivi, che cos’è “Segnali di futuro”

La sezione speciale fa parte di un progetto più ampio, Segnali di Futuro, che raccoglie, analizza e mette in rete pratiche innovative e dal basso. Ideato da Stefano Pareglio, il progetto di ricerca, animazione e produzione è stato sviluppato da Avanzi – sostenibilità per azioni (gruppo di ricerca-azione con sede a Milano, che concepisce e elabora soluzioni innovative per la sostenibilità e ne facilita la realizzazione attraverso iniziative, progetti e sperimentazioni concrete). Iniziato lo scorso anno e culminato nella sua prima edizione con una serie di incontri in Triennale di Milano (nel marzo 2015), Segnali di Futuro è ora alla seconda edizione, sostenuta da Fondazione Cariplo, con un approfondimento sull’area metropolitana milanese e un’estensione nazionale per la mostra Comunità Italia (a cura di Alberto Ferlenga e Marco Biraghi).
Avanzi ha contribuito all’interno di Comunità Italia attraverso la ricerca e rappresentazione di 36 pratiche innovative italiane che hanno saputo ripensare luoghi, spazi e territorio. I video di auto-narrazione raccontano 36 buone pratiche di innovazione e rigenerazione, che rappresentano un punto di partenza per la prefigurazione di un futuro possibile.

Questa selezione illustra come nell’Italia contemporanea le occasioni di progetto stiano progressivamente cambiando, e come nuovi campi di applicazione e nuove necessità di formazione stiano emergendo.

Dove si terrà la mostra

Triennale di Milano – Nella parte conclusiva della mostra “Comunità Italia. Architettura, città e paesaggio dal dopoguerra al 2000”, curata da Alberto Ferlenga e Marco Biraghi, è stata allestita la sezione speciale dal titolo “Segnali di futuro”.

Quando

Durata della mostra 28 Novembre 2015 / 6 Marzo 2016.