Home News Cambiamenti climatici, Antartide più verde

Cambiamenti climatici, Antartide più verde

SHARE
Antartide sempre più verde

A causa dei cambiamenti climatici l’Antartide sta diventando un ambiente sempre più “verde”. È quanto emerge da un nuovo studio secondo il quale negli ultimi 50 anni si è verificato un forte aumento dell’attività biologica nella regione a causa dell’aumento della temperatura globale.

Cambiamenti climatici, Antartide più verde

Il fenomeno, spiegano i ricercatori, è molto più esteso rispetto a quanto osservato in uno studio dello scorso anno. Stavolta il team di scienziati ha esaminato i nuclei di banchi di muschio per un’area che si estende per oltre 640 chilometri. Dai test su alcuni di essi sono emersi importanti cambiamenti biologici negli ultimi anni lungo la Penisola Antartica.

L’aumento di temperatura dell’ultima metà di secolo ha avuto un effetto molto visibile sulla crescita di muschio nella regione, spiega Matt Amesbury, dell’Università di Exeter, e di questo passo, “con una maggiore quantità di terra libera per via del ritiro dei ghiacci, la Penisola Antartica diventerà in futuro un posto molto più verde”.

Cambiamenti climatici, Onu stila lista eventi estremi

Si tratta solo dell’ultimo degli eventi che mettono a rischio la Biodiversità del Pianeta a causa dei cambiamenti climatici. L’Onu, in un ultima ricerca, ha stilato una serie di eventi estremi che si sono verificati a causa dell’aumento della temperatura nel Globo. E proprio un ciclone tropicale che ha colpito il Bangladesh nel 1970 è l’evento meteorologico più letale dell’ultimo secolo e mezzo.

Se l’uragano Katrina del 2005, con le sue oltre duemila vittime, viene percepito come uno tra i più grandi disastri, in realtà il ciclone registrato 47 anni fa in Bangladesh ha avuto conseguenze incomparabilmente più gravi, secondo l’Onu, stimate in 300mila morti.

Cambiamenti climatici, l’Onu: umanità è minacciata

Sempre secondo il Wmo, che prende in esame gli eventi estremi a partire dal 1873, non sono recentissimi nemmeno gli altri primati. Il tornado più letale è quello che il 26 aprile 1989 ha distrutto il distretto di Manikganj, sempre in Bangladesh, portandosi via 1.300 vite. La più alta mortalità associata ai fulmini si è registrata il 2 novembre 1994, cn l’esplosione di un serbatoio di petrolio che ha causato 469 morti, mentre il singolo fulmine più letale ha colpito una capanna nello Zimbabwe il 23 dicembre 1975 uccidendo 21 persone. Quanto alle grandinate, quella che si è abbattuta nei pressi di Moradabad, in India, il 30 aprile 1888 ha provocato la morte di 246 persone.

“Con il cambiamento climatico in corso, e la popolazione mondiale in crescita, una più ampia fetta di umanità è minacciata da una moltitudine di fenomeni meteorologici e climatici”, scrivono gli esperti Onu. Per questo, evidenzia il segretario generale del Wmo Petteri Taalas, “è importante migliorare le allerta precoci sui rischi, le previsioni sui loro impatti, e imparare la lezione che viene dai disastri passati per prevenire quelli futuri”.