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Charlie Hebdo, attentato alla libertà

Charlie Hebdo

Un vero attacco terroristico alla libertà di informazione – e non solo – è quello avvenuto a Parigi, sotto shock per la strage compiuta al giornale satirico Charlie Hebdo. Due assalitori sono entrati nel settimanale uccidendo 12 giornalisti e ferendone gravemente altri 5. Nel blitz in piena regola sono rimasti uccisi il direttore e vignettista Charb e altri tre noti vignettisti del settimanale satirico: Cabu, Georges Wolinski, molto famoso anche in Italia, e il suo collega Tignous.  Tra le vittime anche due agenti di polizia. Una strage.

 (AP Photo/Thibault Camus)
In queste ore di tensione per la Francia quel che è certo è che si è trattato di un vero atto terroristico ben coordinato e premeditato. I due assalitori al grido di “Allah u Akbar”, Dio è grande, sono riusciti ad entrare nella sede del giornale costringendo con la forza una giornalista ad effettuare il codice di sicurezza per aprire la sede, sparando con freddezza e determinazione contro i giornalisti e i dipendenti attoniti e sgomenti per quanto stava accadendo.  Secondo alcune testimonianze, dopo l’attacco, i due assalitori sarebbero riusciti a fuggire, aggredendo un automobilista e impossessandosi della sua auto.
I sopravvissuti, in preda al panico, sono riusciti a trarsi in salvo solo fuggendo sui tetti. Alcuni sono riusciti a girare con i cellulari delle immagini che ritraggono gli assalitori mentre sparano ed uccidono con freddezza anche un poliziotto sopraggiunto sul luogo dell’attentato.
“Parlavano perfettamente francese”, questo quanto dichiarato alla stampa dal vignettista Coco, presente all’attacco. “Hanno rivendicato di essere di al Qaida” ha aggiunto il giornalista.

 

(AP Photo/Thibault Camus) 
La Francia, ora, è sotto shock. Sul luogo è giunto il presidente Hollande dichiarando che sono “diversi gli attentati sventati nelle ultime settimane”. In tutta Parigi sono stati prontamente organizzati posti di blocco, con l’innalzamento del livello di allerta per luoghi sensibili come scuole, edifici pubblici e redazioni di giornali.

Il settimanale era stato già preso di mira dagli integralisti islamici per le vignette su Maometto e, proprio oggi, in copertina aveva pubblicato una caricatura dello scrittore Michel Houellebecq, al centro di polemiche per il romanzo in uscita oggi “Sottomissione”, che racconta l’arrivo al potere in Francia di un presidente islamico.

Circa un’ora prima dell’attacco, sul profilo twitter del giornale è apparsa una vignetta caricaturale del leader dell’Isis Abu Bakr al Baghdadi con gli auguri per il nuovo anno.

(AP Photo/Thibault Camus)
Quello di oggi in Francia è l’attentato più cruento dal 1961. Dai tempi della guerra d’Algeria quando un altro attacco all’Oas anti- indipendenza causò 28 morti con una bomba che colpì il treno Strasburgo-Parigi  a Vitry-Le-François.

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