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Cina, Harbin chiude. La causa: lo smog

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(Photo credit should read STR/AFP/Getty Images)

Harbin è chiusa. La causa? Lo smog. Accade in Cina dove l’allarme inquinamento ha raggiunto livelli inammissibili tanto da determinare la chiusura di un’intera città.

L’agenzia Nuova Cina riferisce che l’indice delle particelle di materia (PM) inquinante nell’aria ha raggiunto il livello di mille, ben oltre la soglia minima considerata tollerabile dall’organismo umano.

Secondo l’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) la soglia è infatti di 300 PM.

Harbin chiude. La causa: lo smog

Harbin si trova nella provincia dell’Heilongjiang, non lontano dal confine con la Russia. Ma Harbin non è l’unico esempio in Cina in cui l’inquinamento ha raggiunto una densità intollerabile. A rischio ci sono anche Pechino e Shangai solo per citare le città più note.

L’inquinamento è uno dei temi più caldi e discussi in Cina in questo periodo. Secondo l’edizione on line della Bbc, l’argomento ha scatenato una vivace polemica sui social network. Su Sina Weibo, ad esempio, sito di microblogging cinese (ibrido fra Twitter e Facebook), un utente di nome MaltzZz, dalla provincia di Jilin, ha scritto a proposito della fitta nebbia: “Oggi, eravamo tutti in ritardo alla lezione, perché non abbiamo trovato l’edificio scolastico”. Mentre Backpacker Xiao, che scrive proprio da Harbin, definisce la città “morta” e aggiunge, riferendosi all’inquinamento della capitale, “Pechino, non sei più da sola. Adesso ci siamo anche noi”. Non si respira meglio nella città di Changchun, da dove uno studente scrive: “Mi ha chiamato mia madre…e mi ha chiesto come è l’aria qui e se ho la tosse. Io mi sento bene…dovrei essere in grado di vivere per vedere la mia laurea”.

Quello dello smog è un problema che affligge almeno mezzo miliardo di cinesi ma, al momento, il Governo cinese preferisce risolverlo con strumenti tampone.