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Clifford Gibson il bluesman morto in miseria

Il 21 dicembre 1963 a St. Louis, nel Missouri, muore in miseria il bluesman Clifford Gibson, uno dei grandi protagonisti della scena blues statunitense.

Un cane come accompagnatore

Nato nel Kentucky il 17 aprile 1901 ha trovato il successo nella città di St. Louis e per alcuni anni è stato un popolarissimo e acclamato protagonista della scena musicale. Il palcoscenico preferito da Gibson, come da quasi tutti i grandi bluesmen della sua epoca sono le strade dove il pubblico impara a conoscerlo e ad apprezzarne gli inusuali acuti lunghi e prolungati che trae dalle corde della sua chitarra e per il cane ammaestrato che lo accompagna nelle esibizioni.

Una quarantina di brani

Il primo ad accorgersi delle sue qualità è Jesse Johnson, proprietario di un magazzino di dischi, organizzatore di spettacoli e artefice fondamentale della diffusione del blues di St. Louis. Grazie al suo interessamento Gibson registra tra il 1929 e il 1935 una quarantina di brani che negli anni Settanta sono stati in gran parte inseriti e nell’album Beat you doing it. Al momento della morte il pubblico gli ha da tempo voltato le spalle e la moglie è costretta a venderne il corpo alla facoltà di medicina per poter pagare le spese del funerale.

 

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