Home Punti di vista Clizia Fornasier: «Sono una ragazza di campagna»

Clizia Fornasier: «Sono una ragazza di campagna»

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Clizia Fornasier

Raggiungo telefonicamente Clizia Fornasier in treno che lei simpaticamente, definisce “il mio monolocale con le ruote”, già perché Clizia, in questo periodo, è spesso in viaggio attraverso l’Italia per raccontare le curiosità, le novità e le mode più strane del nostro Paese. Clizia Fornasier dal 15 aprile sarà una delle co-conduttrici del nuovo appuntamento di Rai Uno: Top tutto quanto fa tendenza, in onda ogni mercoledì alle 22.50.  Tredici puntate, tredici suggestivi viaggi per mostrarci tutto ciò che c’è di nuovo nel mondo della moda, del design, dell’arte e della musica, degli stili di vita degli italiani e, ovviamente, del mondo del web.

Clizia Fornasier sarà una delle inviate del magazine insieme a Valeria Oppenheimer, Monica Marangoni, Francesca Lancini, Giulia Capocchi e Riccardo Festa.

Clizia Fornasier, classe 1986, nasce a Conegliano in Veneto. Nel 2004 partecipa al concorso di Miss Italia aggiudicandosi il titolo di Miss Sasch Modella Domani. Debutta al cinema nel 2007 con il film Notte prima degli esami Oggi di Fausto Brizzi, recita nel film di Carlo Verdone, Grande, grosso e Verdone e per la tv recita in fiction molto popolari come Tutti pazzi per amore e Un medico in famiglia.

Clizia, come sta andando l’avventura di “Top tutto quanto fa tendenza”?

Bene, bene. Stiamo lavorando moltissimo. Ancora è tutto in divenire, stiamo rodando la squadra. E’ una  co-conduzione, ognuno di noi si occupa di un tema, io mi occupo di tutto quello che fa tendenza. Con me ci sono Valeria Oppenheimer, fashion blogger che si occupa della moda che vestiamo. Francesca Lancini, scrittrice, si occuperà delle interviste ai vari ospiti che avremo nelle diverse puntate. Ospiti come Nina Zilli, Massimo Ranieri e molti altri. E poi Monica Marangoni che curerà tutto ciò che riguarda il lusso. Parleremo delle tendenze, delle mode più strane del nostro Paese, impresa non facile dal momento che il nostro è paese almeno apparentemente, conformista. Devo dire una bella sfida. Sono molto felice anche perché per me che sono un’attrice, indossare la veste di conduttrice è una cosa nuova e molto stimolante.

E’ la prima volta che conduci un programma in Tv?

Subito dopo Miss Italia ho fatto delle cose, però questa è una cosa più importante, impegnativa ma soprattutto bella. Mi lasciano grande libertà nello sviluppo di idee, nelle proposte dei temi da trattare, è un programma interessante, uno specchio dei tempi che stiamo vivendo, un’analisi di tutto quello che ci riguarda…

Interessante e immagino anche divertente.

Sì, poi in Rai mancava un programma così, un programma che parlasse anche di moda, di fashion.

Come stanno andando gli ascolti?

Direi piuttosto bene, quelli che la rete si aspettava nonostante abbiamo contro molti programmi, come The voice e Chi l’ha visto. Soprattutto le critiche sono positive e questa è la cosa più importante, del resto è un programma confezionato molto bene, di qualità. Sin dall’inizio i produttori del programma hanno puntato sulla qualità e non sui numeri.  E i risultati lo stanno dimostrando, ripeto è un prodotto ben confezionato.

Clizia, tu hai già avuto esperienze televisive. Per ben due edizioni hai partecipato al talent Tale e quale Show, che ricordi hai di quell’esperienza?

Tale e quale Show per me è stata una pagina veramente importante, una delle esperienze più emozionanti vissute fino ad ora. Ritrovarmi ad entrare in un teatro a settembre ed uscirne a dicembre, insomma, un’esperienza grande. E difficile, una sfida continua ma da vera ariete amo le sfide!

Immagino che per un’attrice un talent come Tale e quale Show sia una grande prova: doversi trasformare e dover ogni volta interpretare un personaggio diverso con la sua mimica, la sua personalità.

Proprio così, lì tutte le discipline sono portate a compimento, la mimica, il canto. Una grande scuola per me che ho sempre desiderato fare l’attrice, ecco, io lo dico sempre: sono nata per desiderare di fare questo mestiere, per desiderare di fare l’attrice.

Clizia, quand’è che hai capito di voler fare l’attrice o come dici tu, quando hai iniziato a desiderarlo?

Il mio primo ricordo risale a quando ero bambina. Ricordo che vidi per la prima volta Labyrinth ed è stato proprio quel film che mi ha fatto sognare di diventare un giorno un’attrice. Ricordo la protagonista, una giovanissima e bravissima Jennifer Connelly che ha vissuto in un’ora e mezzo tutto quello che io sognavo da bambina. Nella solitudine della mia camera anch’io da piccola ho immaginato mostri e creature fantastiche, mondi favolosi e lei, ecco, semplicemente li viveva. Una cosa per me meravigliosa ed ho pensato: anch’io le voglio vivere. Magari non ci arriverò mai chissà, però ho continuato nel tempo a sognarlo, ad aspettare un’occasione. Ho studiato, mi sono impegnata e continuo a mettercela tutta.

Il tuo sogno è divenuto realtà alla fine.

Sì, ed è bellissimo ma anche faticoso. Ci vuole impegno, dedizione, coraggio ma non solo quello purtroppo. Se sulla carta ci fossero solo questi valori, sarebbe tutto più semplice. La vera fatica per un attore è quando non lavora. Bisogna costruirsi un percorso, imparare a dire di no anche se non è sempre facile. E’ necessario fare le scelte giuste, riconoscerle. E una cosa è fondamentale, rimanere sempre fedeli a se stessi.

Clizia, quali sono le cose più “green” che fai?

Le cose più “green” che faccio? Oddio, non lo so. In fondo sono una ragazza di campagna, sono cresciuta in mezzo al verde, alla natura, agli animali che ho sempre amato. Ho sempre avuto animali, ho avuto persino una tarantola.

Una tarantola?

Sì, cilena. Li ho sempre adorati. Ho anche un orto in Veneto che curo personalmente,  zappo la terra, coltivo i miei ortaggi. Nella mia casa di Roma invece sul balcone ho tutti i miei vasi di spezie ed erbette. Sto attentissima a quello che mangio, non sono vegetariana però cerco di mangiare pochissima carne, il minimo indispensabile. Cerco di scegliere con attenzione tutto ciò che mangio dalle uova, alle verdure. Controllo la provenienza del cibo, leggo attentamente tutte le etichette. Assolutamente tutto quello che mangio o metto sulla pelle lo controllo con scrupolo. Odio fare shopping, i negozi mi mettono ansia, se potessi avere una persona tutta per me che mi compra i vestiti e scelga per me quelli da indossare, sarei la donna più felice del mondo però ho una vera e propria passione per le erboristerie, le amo! Spezie, tisane, olii essenziali. Per esempio, per i miei capelli faccio tutti prodotti fatti da me, utilizzo elementi naturali: il bicarbonato, l’aceto, i semi di lino, preparo creme, maschere. Non uso né shampoo né robe chimiche.

Ti trasformi in un piccolo chimico!

E’ vero. Lo faccio da sempre da quando sono piccola. Da quando mi ricordo avevo dieci anni e andai in vacanza con i miei genitori ad Ibiza e mi bruciai letteralmente al sole, sembravo una tartaruga.  Da quel momento devo sapere cosa mi metto addosso e soprattutto devono essere cose più che naturali. E’ incredibile di come la natura ci fornisca di tutto quello di cui abbiamo bisogno e che non ci fa del male. Insomma mi curo con una certa cura!

Ma sei veramente “green”!

Ma sai, non so quanto sia veramente “green”. E’ che per me che sono nata in campagna alcune cose sono naturali come il grande rispetto per l’ambiente che mi è stato trasmesso. Il rispetto per la terra e per l’acqua che cerco di infondere anche a chi mi sta vicino. Se vedo qualcuno ad esempio che si lava i denti senza chiudere l’acqua, io intervengo immediatamente, forse posso sembrare esagerata, ma è più forte di me. Gli sprechi non esistono nella mia vita, sono stata educata così. Il mio segreto? Cerco di ragionare come un primitivo evitando tutte le cose superflue.

E la raccolta differenziata?

Per me che sono veneta è una cosa automatica, da noi si faceva anche prima che diventasse obbligatoria. E’ una cosa normale. Poi c’è stata quell’idea secondo me molto intelligente di far pagare il secco. Io per esempio ne produco pochissimo. La gente in questo modo ha imparato a farla anche per necessità.

Qual è una cosa di te Clizia che ricicleresti e quale invece butteresti via nel “secco”?

Una cosa che mi piace di me è sicuramente il fatto di essere in grado di far sentire amate le persone che mi sono vicine, riuscire a trasmettere quello che sento. E poi riciclerei la mia integrità morale e quel pizzico di follia che mi porto dentro.

E cos’è che non ti piace invece di te?

Quello che butterei nel “secco” e che dovrei pagare? Aiuto! Credo di avere dei grandi problemi con l’autorità. Dovrei essere più morbida nei confronti dell’autorità e cercare di pensare un po’ più a me stessa e meno agli altri. Spesso ho la presunzione di pensare quello che sarebbe giusto per gli altri allora mi intrometto, cerco di dare consigli che spesso non mi sono richiesti, insomma non devo essere così superba.

In bocca al lupo per tutto, Clizia.

Grazie e che viva, il lupo!