I disastri ambientali sono costati quasi 500 miliardi di dollari. Questo l’ultimo dato del rapporto Oxfam dal titolo “Il summit del rinvio?”. Un dato allarmante che tiene conto del costo totale dei disastri dal 2009 ad oggi, in pratica dall’anno del vertice sul clima di Copenaghen all’ultimo summit.
500 miliardi di dollari: il costo dei disastri ambientali
Negli ultimi 5 anni – sostiene l’Oxfam – sono più di 650 milioni le persone che sono state colpite dai disastri legati al clima e 112mila hanno perso la vita.
E proprio mentre è in corso il summit sul clima, è l’Oxfam a chiedere che il vertice porti a cambiare rotta.
L’Oxfam, rete internazionale contro la povertà e l’ingiustizia, ha chiesto senza mezzi termini che il vertice Onu porti i governi a prendere nuovi impegni per fermare l’innalzamento della temperatura di 2°C, arrivare nel breve termine a una riduzione delle emissioni in atmosfera, e giungere alla definizione di nuovi standard, che permettano l’eliminazione graduale delle emissioni dei combustibili fossili.
L’allarme dell’Oxfam: cambiare rotta
Per rendere possibile tutto questo, secondo l’Oxfam serve un impegno maggiore da parte dei leader mondiali. In particolare i governi dovrebbero aumentare i finanziamenti per il clima e raggiungere l’obiettivo di 100 miliardi di dollari all’anno entro il 2020, fornendo contributi al Fondo verde per un totale di 15 miliardi di dollari nei prossimi tre anni.
Per sostenere questa richiesta l’Oxfam ha partecipato alla People’s Climate March, la marcia di mobilitazione per il clima che si è tenuta due giorni fa a New York e in altre 2700 città del mondo, inclusa Roma.
