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Domenico Muscolino, editoria eco-compatibile

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Domenico
Il Responsabile del Gutenberg#Lab Domenico Muscolino fa il punto della situazione sulla formazione editoriale

Analogamente agli altri settori produttivi, anche in editoria esiste un panorama formativo particolarmente attivo. Nel corso di questi anni, ha rivolto la propria attenzione ai diversi aspetti del lavoro editoriale come i corsi di scrittura creativa per avviare alla professione di autore e i vari Master editoriali per formare le nuove figure professionali di quest’ambito.

Il Presidente del Gutenberg#Lab Domenico Muscolino
Il Responsabile del Gutenberg#Lab Domenico Muscolino

Per approfondire la realtà dei corsi di formazione editoriale, abbiamo rivolto a Domenico Muscolino (in foto), responsabile di Gutenberg#Lab, di raccontarci, innanzitutto, di cosa trattano i Master di formazione editoriale e, successivamente, se l’evoluzione digitale in corso, un cambiamento che sta interessando fortemente l’editoria tradizionale fatta ancora di libri cartacei, possa essere compatibile o meno con l’ambiente in cui viviamo.

Domenico Muscolino, professione formatore

Domenico, anche in editoria il tema della formazione è particolarmente sentito. E negli ultimi anni, accanto al classico corso tenuto in aula, si stanno sviluppando anche Corsi e Master on-line a distanza. Alla luce della tua ormai decennale esperienza in questo settore, Domenico, esistono, secondo te, delle modalità di formazione editoriale compatibili con l’ambiente che ci circonda?

Direi proprio di sì. Ho iniziato a organizzare corsi di formazione in ambito editoriale dal 2004 e da allora, ogni anno, ho sempre cercato di trovare elementi innovativi sia per quanto riguarda l’aspetto didattico/formativo e sia per quanto riguarda i materiali didattici messi a disposizione dei partecipanti. Anche per la qualità delle docenze ho sempre avuto un’attenzione particolare, fino a portare il Corso del 2012 a una collaborazione con il Dipartimento di Comunicazione e Ricerca Sociale dell’Università La Sapienza di Roma.

Tutti gli anni e in numero sempre crescente, sono arrivati studenti provenienti da ogni parte d’Italia e questo mi ha spinto a fare delle riflessioni circa la possibilità di evitare il loro spostamento per poter seguire il Corso di formazione. Credo si stia diffondendo una nuova consapevolezza circa la necessità di coniugare l’uso delle tecnologie, che sono ormai a disposizione di chiunque ne voglia fare uso, con la necessità di cominciare a guardare alle teorie della decrescita che, con una certa prepotenza, si stanno facendo spazio nelle coscienze, grazie anche ai saggi di Serge Latouche, Maurizio Pallante e altri. Durante la scorsa estate, insieme ai miei soci Alberto Berni e Marco Adorno Rossi, abbiamo pensato che fosse arrivato il momento di cominciare un percorso che ci portasse nel 2013 alla creazione di una piattaforma digitale che ospitasse dei corsi di formazione rivolti all’ambito editoriale. Tali corsi, fruibili a distanza, eviteranno di far spostare gli studenti da una città all’altra, con i conseguenti risparmi che ne derivano, in termini economici, di tempo e impatto ambientale. E se da una parte viene meno l’insostituibile rapporto umano che si viene a creare in una classe in presenza, dall’altra realizzeremo la democratizzazione dell’accesso a una formazione editoriale a chilometri zero.

Come vede un formatore editoriale come Domenico Muscolino questo momento storico, proprio mentre stiamo affrontando un profondo cambiamento, dall’editoria tradizionale cartacea all’editoria elettronica, con il conseguente cambiamento delle competenze delle singole figure professionali che vi operano?

Tra le varie attività che porto avanti, vi è quella del promotore editoriale scolastico. Fino a un paio d’anni fa il mio lavoro si svolgeva esclusivamente illustrando le caratteristiche dei testi cartacei. Negli ultimi due anni c’è stata un’accelerazione impressionante nell’uso dei materiali digitali nella didattica da parte degli insegnanti, che, seppur ancora in modo poco fluido, cercano di coniugare la didattica tradizionale con la didattica digitale. Per quanto riguarda la mia professione, a distanza di soli due anni, oggi mi trovo spesso a organizzare workshop e tenere seminari di formazione rivolti agli insegnanti, per aiutarli a usare al meglio questi nuovi materiali. Lo scenario che ne deriva è che in un futuro molto prossimo si arriverà alla riduzione della foliazione dei manuali scolastici di due terzi, con la conseguente riduzione del consumo di carta. Molti alberi potranno tirare un sospiro di sollievo!

Domenico, tra le attività che porti avanti insieme al Gutenberg#Lab vi è anche la promozione di un concorso letterario aperto al pubblico su una determinata traccia. E solitamente questi concorsi testimoniano anche degli interessi personali e culturali di chi vi partecipa. Nel corso di questi anni, Domenico, tematiche ambientali ed ecologiche hanno trovato patria anche qui?

Il logo del Gutenberg#Lab
Il logo del Gutenberg#Lab

Negli scorsi anni, il concorso letterario si è ispirato a vari temi, con una declinazione più vicina ad aspetti della realtà umana come l’identità, la capacità di cambiamento, la capacità di specchiarsi negli altri, la memoria, l’assenza. Quest’anno, complice anche l’inizio di un nuovo percorso, con Gutenberg#Lab abbiamo voluto lanciare il concorso con tema L’inizio. È un tema che si presta a essere interpretato in vari modi: l’inizio della vita, l’inizio di un amore o anche l’avvio di un nuovo progetto editoriale e formativo, com’è nel nostro caso. L’inizio è anche il momento della libertà, quando tutto è ancora possibile, quando si può scegliere di cambiare la società dei consumi e della crescita a tutti i costi, in una società più sostenibile, che metta al primo posto la ricchezza dei rapporti umani e la bellezza di una vita in armonia con la natura e non la crescita del PIL.