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Don Abney, il piano di Ella

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Il 10 marzo 1923 a Baltimora, in Maryland, nasce il pianista  Don Abney, il cui vero nome è John Donald Abney.

Carmen ed Ella

Abney, dopo aver studiato privatamente e poi alla Manhattan School of Music di New York, debutta con l’orchestra di Buddy Johnson e quindi suona con vari gruppi tra i quali quelli di Wilbur de Paris dal 1948 al 1949 e di Bill Harris-Kay Winding nel 1951. Il suo nome è legato però soprattutto all’attività che svolge come accompagnatore di celebri cantanti come Carmen McRae ed Ella Fitzgerald. Con quest’ultima, infatti, lavora per molto tempo, partecipando fra l’altro anche alle tournée del “Jazz at the Philarmonic”.

Eccellente accompagnatore

Negli anni Sessanta, suona e incide dischi con Oscar Pettiford e Benny Carter, prima di entrare a far parte dell’organico di varie orchestre che lavorano per le stazioni radiotelevisive nella NBC e CBS. Pianista moderno è sempre stato un eccellente accompagnatore più che capo orchestra vero e proprio. Infatti, quando nel 1969 forma un proprio trio, non ottenendo il successo sperato, decide di scioglierlo e tornare a lavorare in una grande orchestra, quella di Louis Bellson. Muore il 20 gennaio a Los Angeles.

 

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Gianni Lucini
Scrivere è il mio principale mestiere, comunicare una specializzazione acquisita sul campo. Oltre che per comunicare scrivo anche per il teatro (tanto), il cinema e la TV. È difficile raccontare un'esperienza lunga una vita. Negli anni Settanta ho vissuto la mia prima solida esperienza giornalistica nel settimanale torinese "Nuovasocietà" e alla fine di quel decennio mi sono fatto le ossa nella difficile arte di addetto stampa in un campo complesso come quello degli eventi speciali e dei tour musicali. Ho collaborato con un'infinità di riviste, alcune le ho anche dirette e altre le dirigo ancora. Ho organizzato Uffici Stampa per eventi, manifestazioni e campagne. Ho formato decine di persone oggi impegnate con successo nel settore del giornalismo e della comunicazione. Ho scritto e sceneggiato spot e videogiochi. Come responsabile di campagne di immagine e di comunicazione ho operato anche al di fuori dei confini nazionali arrivando fino in Asia e in America Latina. Dal 1999 al 2007 mi sono occupato di storia e critica musicale sul quotidiano "Liberazione".