Home C'era una volta Evviva il “pancione” della Bertè

Evviva il “pancione” della Bertè

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Il Festival di Sanremo del 1986 vede l’affermazione di Eros Ramazzotti, uno dei nuovi idoli delle ragazzine di tutta Italia, con la canzone Adesso tu, seguito da un sorprendente Renzo Arbore con Il clarinetto, un motivetto vagamente jazz con un testo ricco di garbati doppi sensi.

Esclusioni e incomprensioni

Tra gli esclusi dalla serata finale c’è Paola Turci, una giovane cantautrice destinata a svolgere un ruolo da protagonista nella musica leggera italiana degli anni successivi. All’edizione del 1986 partecipa anche, per la prima volta, Loredana Bertè, una delle più trasgressive interpreti della musica leggera italiana della seconda metà degli anni Settanta e dei primi Ottanta.

Quanto livore…

Loredana si presenta sul palcoscenico in minigonna e con una falsa pancia da gestante suscitando le ire dei benpensanti e della quasi totalità di critici e giornalisti. Tra le poche eccezioni c’è la “pagina delle donnw” del quotidiano romano Paese Sera, che proprio il 18 febbraio, in un pezzo a firma Diotima, approva la scelta: “Brava Loredana Bertè. Indossando quella maschera sei riuscita a togliere la loro. Quanto livore nei loro articoli!”

 

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Gianni Lucini
Scrivere è il mio principale mestiere, comunicare una specializzazione acquisita sul campo. Oltre che per comunicare scrivo anche per il teatro (tanto), il cinema e la TV. È difficile raccontare un'esperienza lunga una vita. Negli anni Settanta ho vissuto la mia prima solida esperienza giornalistica nel settimanale torinese "Nuovasocietà" e alla fine di quel decennio mi sono fatto le ossa nella difficile arte di addetto stampa in un campo complesso come quello degli eventi speciali e dei tour musicali. Ho collaborato con un'infinità di riviste, alcune le ho anche dirette e altre le dirigo ancora. Ho organizzato Uffici Stampa per eventi, manifestazioni e campagne. Ho formato decine di persone oggi impegnate con successo nel settore del giornalismo e della comunicazione. Ho scritto e sceneggiato spot e videogiochi. Come responsabile di campagne di immagine e di comunicazione ho operato anche al di fuori dei confini nazionali arrivando fino in Asia e in America Latina. Dal 1999 al 2007 mi sono occupato di storia e critica musicale sul quotidiano "Liberazione".