Home C'era una volta Garland Wilson, il pianista innamorato di Parigi

Garland Wilson, il pianista innamorato di Parigi

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Il 31 maggio 1954 muore a Parigi, in Francia, il pianista Garland Wilson, il cui nome completo è Garland Lorenzo Wilson.

L’esperienza con Nina McKinney e l’Europa

Nato a Martinsburg, nel West Virginia, il 13 giugno 1909 iizia lo studio del pianoforte all’età di tredici anni alla Howard University di Washington. Nel 1930 si trasferisce a New York, dove inizia l’attività professionale sia come pianista solista, sia come accompagnatore di varie cantanti, fra cui Nina McKinney. Nel dicembre del 1932 si reca in Europa stabilendosi prima a Londra, dove incide con Jack Payne e Nat Gonella, poi a Parigi dove fissa la sua residenza

La morte al Boeuf sur le Toit

Nel 1939, anno in cui ritorna negli Stati Uniti. Suona a New York in diversi locali, fra cui il Cerutti’s il Reuben Bleu e il Bon Soir. Nel gennaio del 1951 torna in Europa, fissa la sua residenza a Parigi, dove rimane fino alla sua morte, avvenuta la sera del 31 maggio del 1954, mentre sta suonando al Boeuf sur le Toit. Durante la sua seconda venuta in Europa ha accompagnato la cantante Mae Barnes durante alcuni spettacoli a Londra. Nel corso della sua lunga permanenza in Europa ha avuto occasione di incidere copiosamente sia come solista, sia con altri musicisti.

 

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Gianni Lucini
Scrivere è il mio principale mestiere, comunicare una specializzazione acquisita sul campo. Oltre che per comunicare scrivo anche per il teatro (tanto), il cinema e la TV. È difficile raccontare un'esperienza lunga una vita. Negli anni Settanta ho vissuto la mia prima solida esperienza giornalistica nel settimanale torinese "Nuovasocietà" e alla fine di quel decennio mi sono fatto le ossa nella difficile arte di addetto stampa in un campo complesso come quello degli eventi speciali e dei tour musicali. Ho collaborato con un'infinità di riviste, alcune le ho anche dirette e altre le dirigo ancora. Ho organizzato Uffici Stampa per eventi, manifestazioni e campagne. Ho formato decine di persone oggi impegnate con successo nel settore del giornalismo e della comunicazione. Ho scritto e sceneggiato spot e videogiochi. Come responsabile di campagne di immagine e di comunicazione ho operato anche al di fuori dei confini nazionali arrivando fino in Asia e in America Latina. Dal 1999 al 2007 mi sono occupato di storia e critica musicale sul quotidiano "Liberazione".