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Greenpeace contro la pesca industriale nell’Artico

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Non c’è pace per l’Artico e per il suo straordinario ecosistema. Cambiamenti climatici, inquinamento dell’aria e dell’acqua, livelli crescenti di radiazioni ultraviolette (dovute al buco dell’ozono), estrazione selvaggia delle risorse e non per ultima la pesca industriale, minano alla base uno degli ecosistemi più importanti del mondo. Greenpeace denuncia e lancia una petizione per fermare i pescherecci che si fanno sempre più aggressivi.

Greenpeace contro la pesca industriale nell’Artico

L’Artico è un ecosistema fragile, minacciato sia dal cambiamento climatico che dalle estrazioni petrolifere. Svolge l’importante funzione di regolare il clima dell’intero pianeta: lo splendore del ghiaccio riflette i raggi del sole, raffreddando il pianeta, mentre le acque dell’oceano artico li assorbono.

Un luogo da custodire, fondamentale per l’ecosistema dell’intero pianeta, eppure costantemente sotto attacco.

Greenpeace riporta che alcuni pescherecci sono stati recentemente avvistati in alcune aree dell’Artico finora irragiungibili. Le navi stanno approfittando dello scioglimento dei ghiacci per spingersi sempre più a nord ed accaparrarsi tutti i pesci possibili, danneggiando gravemente i fondali e minacciando la sopravvivenza delle forme di vita che vi abitano.

Ancora una volta aziende spregiudicate stanno sfruttando gli effetti devastanti del cambiamento climatico solo per i loro profitti e Greenpeace lancia una petizione mondiale on line: Difendi l’Artico dalla pesca distruttiva!

Per saperne di più e salvare l’Artico dai mega pescherecci

I danni causati dalla pesca a strascico sono enormi: le reti infatti raschiano il fondale e spazzano via tutte le forme di vita presenti come alcionari, spugne e coralli secolari.

Questa porzione di Oceano, così bella e meno esplorata della Luna, è in grave pericolo!
Qui non vivono solo le balene, ma anche altre creature straordinarie come le farfalle di mare e le meduse criniera di leone.

Abbiamo bisogno di agire rapidamente per proteggere l’Artico e impedire che venga distrutto ancor prima di averlo conosciuto del tutto.

 

Lo scorso anno, grazie al potere delle persone che si sono opposte insieme a noi, abbiamo fermato i piani di trivellazione di Shell nella regione artica. Ora dobbiamo unirci per fermare la pesca distruttiva.